Finisce agosto, inizia settembre e come da tradizione viene presentata una nuova stagione di Porta a Porta su Rai1. Al comando, neanche a dirlo, sempre Bruno Vespa, in sella dal 1996, anno di nascita del famoso salotto politico della Rai. Nella conferenza stampa sono stati lanciati i due suoi programmi (oltre a Porta a Porta c’è anche ‘Cinque minuti’) che ripartono da domani 10 settembre rispettivamente in seconda serata e alle 20.30 dopo il Tg1. Si avvicina quindi il 30esimo anniversario per Porta a Porta, che l’anno scorso era praticamente finito tra le polemiche.

Caso Boccia-Sangiuliano, Bruno Vespa e il servizio pubblico: “Non so più cosa significhi”

Davanti agli altri giornalisti, Vespa torna sull’argomento di questi ultimi giorni, l’affaire BocciaSangiuliano e le critiche al Tg1 per l’intervista all’ormai ex ministro della Cultura. “Che cos’è il servizio pubblico? In una tv commerciale hanno detto che intervistare la Boccia era servizio pubblico mentre intervistare un ministro al Tg1 non era servizio pubblico. Non so più cosa significhi fare servizio pubblico”. Anzi. Bruno Vespa commenta proprio l’intervista di Sangiuliano: “Il direttore del Tg1 è stato bravissimo, ha chiesto al ministro Sangiuliano tutto. Mi sarebbe piaciuto intervistarlo, ovviamente. Non è nei miei desideri, invece, intervistare la Boccia perché non voglio essere uno dei suoi strumenti“.

Vespa e le novità di Porta a Porta tra orari, palinsesto Rai e la guerra a Costanzo

Vespa, oltre all’attualità politica e dell’informazione, ha poi parlato effettivamente anche della nuova stagione di Porta a Porta, tra novità e questioni aperte: “Il problema di ‘Porta a porta’ è il fatto di soffrire per l’orario di collocazione. Quest’anno cambieremo. Lo faremo per sottrazione, toglieremo delle cose a partire dal tavolo centrale. Sostituito il tavolo centrale con delle comodissime poltroncine. Poi meno ospiti, quindi ospiti più importanti, ossia trattati in maniera più attenta. Via riquadri e cornici e avremo un videowall gigante. Una grafica migliore che è stata sempre il nostro problema. Realtà aumentata. Visto che quando arriviamo noi tutti sanno tutto, noi dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo. Abbiamo chiamato tutta la squadra a un rinnovato entusiasmo“. “Cosa chiedere ai vertici della Rai? Io sono sempre stato un uomo di azienda… mio auspicio che ci siano buoni film che facciano da traino. Il gioco di palinsesto è un gioco perverso e meraviglioso”, ha aggiunto Vespa.

Poi l’excursus storico: “Porta a porta è nata per contrastare Costanzo. Per anni ce le ha date lui, poi abbiamo cominciato noi. Con la guerra abbiamo vinto noi perche’ lui, andando in onda da un teatro, il Parioli, non poteva andare in onda tutte le sere”. Il problema di adesso, per Vespa, è che gli altri programmi competitor “vanno in onda prima”. “Mi farebbe piacere ospitare un faccia a faccia tra Renzi e Conte” ha poi aggiunto il giornalista.

Redazione

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