Carlo Calenda torna a parlare. Dopo la sconfitta elettorale alle europee, che ha visto la sua lista Azione-Siamo Europei fermarsi al 3,3, e soprattutto dopo un altro delicato intervento chirurgico, l’ex ministro in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato sia delle elezioni sia del futuro del centro politico italiano e poi anche della premier Giorgia Meloni. L’operazione chirurgica è stata annunciata dallo stesso Calenda sui social con una foto: una scelta dettata dal fatto che volesse sia motivare la sua assenza per qualche giorno dagli impegni parlamentari, ma anche per lanciare un messaggio. “Da sempre, anche con mia moglie Viola, abbiamo deciso di rendere pubbliche le condizioni mediche critiche. Vergognarsene, cosa molto comune, non è mai un bene. Ed è giusto dare il buon esempio” ha detto il leader di Azione.

Calenda, perché Azione ha fallito alle elezioni europee

Calenda spiega brevemente il perché Azione sia rimasta sotto la soglia del 4%, quella che permetteva di entrare all’Europarlamento. “Abbiamo ritenuto erroneamente che avere candidati competenti, un ottimo programma e fare una campagna elettorale tra i cittadini potesse bastare ad Azione per superare la soglia di sbarramento in un clima di forte polarizzazione e astensione, che per la prima volta ha riguardato specialmente gli elettori che si definiscono ‘di centro'” ha detto il leader di Azione.

Calenda, il futuro di Azione e di un nuovo partito liberal democratico

Nell’intervista spazio anche ai progetti futuri del mondo centrista e di quell’area libdem in subbuglio, visto il pessimo risultato anche della lista Stati Uniti d’Europa formata da Italia Viva e Più Europa. “Azione continuerà a lavorare nei prossimi anni per recuperare la quota di coloro che si astengono dal voto perché considerano la politica inconcludente. Vogliamo lavorare per aggregare tutti quelli che hanno in comune l’obiettivo di costruire un grande partito liberal democratico. Nel nostro percorso non sono tuttavia incluse federazioni temporanee o liste di scopo che hanno dimostrato di non funzionare” ha detto Calenda.

Calenda su Meloni e l’inchiesta di Fanpage

“Meloni continua a dividere il Paese tra buoni e cattivi con toni aggressivi e inappropriati per una presidente del Consiglio. In Europa e in Italia lei sta cercando la radicalizzazione dello scontro. Non finirà bene per il Paese” ha detto nell’intervista Calenda. Ma l’opposizione deve fare qualcosa di diverso: “Per usare una semplificazione: se la sinistra è quella dei continui allarmi democratici su tutto e della Salis che vuole occupare le case, la destra avrà la strada spianata e resterà in sella. Dobbiamo dimostrare di essere in grado di passare da ‘un’opposizione contro’ a ‘un’opposizione per'”.

Poi, in un tweet di questa mattina, l’ex ministro ha parlato anche dell’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale e la reazione di Meloni: “È del tutto lecito che una testata giornalistica faccia un lavoro “infiltrandosi”. E se, come dice Meloni, non c’è posto per razzisti e nostalgici in FDI, allora quella testata va ringraziata per aver rivelato che così oggi non è. Gentile Presidente Meloni chiuda questa storia presto, bene e senza polemiche inutili. Il suo unico dovere è fare una pulizia a fondo nel suo partito”.

Redazione

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