L’annuncio ufficiale arriva il 25 aprile dopo mesi di polemiche e di dissidi interni al Carroccio, con tanto di appello al segretario Matteo Salvini. Il generale Roberto Vannacci sarà candidato con la Lega alle prossime elezioni Europee.

“Sono contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere anche il generale Vannacci, in nome della libertà e del patriottismo” ha sottolineato Salvini nel corso della presentazione del suo libro ‘Controvento’ all’Istituto dei Ciechi di Milano. Lo stesso Salvini che nelle scorse settimane, in una intervista a Libero, aveva sottolineato di essere antifascista (ma in Europa è alleato con i tedeschi di Afp, l’olandese Wilders, i fascisti portoghesi oltre che con Le Pen) e di non condividere buona parte delle idee del generale che nel libro “Il Mondo al Contrario” si scaglia contro omosessuali e migranti.

La carta Vannacci per un pugno di voti in più

Alla fine ha ceduto alla possibilità di (sperare di) ottenere un pugno di voto in più con la discesa in campo di Vannacci. La Lega affonda nei sondaggi, è sotto l’8%, e il voto europeo di giugno rischia di decretare il sorpasso di Forza Italia nel centrodestra e la fine dell’era da segretario dell’attuale ministro delle Infrastrutture, bocciato sia da Bossi che, anni fa, da Maroni. 

Le parole del generale

“Confermo la mia stima nei confronti del ministro Salvini e sottoscrivo la sua dichiarazione. Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di Patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega”. Così all’ANSA Vannacci commenta l’ufficializzazione della sua candidatura da parte dei Salvini. “La mia idea di tradizione, famiglia, cultura, identità e società verrà così promossa a livello europeo” aggiunge.

Vannacci viene citato anche nel libro “Controvento” di Salvini: “Nei mesi scorsi – si legge – un generale dell’esercito come Roberto Vannacci è stato travolto da fango e critiche per il suo libro, Il mondo al contrario, in cui esprimeva opinioni sgradite al conformismo del politicamente corretto. Il militare e’ stato infangato, linciato, dileggiato. E pazienza se il suo libro ha venduto piu’ di autori chic che poi danno lezioni sui giornali e in tv. Aggiungo, per chiarezza: non condivido tutte le riflessioni di Vannacci, ma difendo strenuamente il diritto di esprimere delle idee. Anzi, la comune battaglia a difesa dell’Italia, della sicurezza e delle libertà ci ha portato a condividere, per i prossimi anni, l’impegno a cambiare questa Europa con la candidatura nelle liste della Lega. Si tratta di un uomo dello Stato che ha difeso gli interessi nazionali in decine di missioni all’estero, dalla Somalia all’Afghanistan, dal Ruanda all’Iraq, dai Balcani alla Libia, salvando vite umane”.

 

 

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