Fermi a guardare la loro squadra che si disseta dall’altra parte del campo. Fuori dal cooling break, dal cerchio del gruppo, dal breve time-out di cui Fonseca ha approfittato per dare indicazioni alla squadra. Nel 2-2 di Lazio Milan di ieri sera c’è una scena destinata a rimanere: quella di Rafa Leao e Theo Hernandez soli, in disparte, dopo essersi appena presi – forse – una piccola rivincita personale contro il loro nuovo allenatore, Paulo Fonseca, complice di un inizio di stagione non brillante rappresentato da due punti in tre gare.

Il precedente

Il caso nasce una settimana fa. Il Milan viene sconfitto 2-1 a Parma. Theo e Leao sono tra i peggiori in campo. Appaiono svogliati, rallentati, e sono direttamente responsabili dei gol di Man e Cancellieri. Il portoghese scivola anche in una polemica con i tifosi del settore ospiti. In settimana Fonseca non li prova in formazione, ieri – all’Olimpico – sceglie ufficialmente di escluderli dagli 11 titolari.

L’ammutinamento di Leao e Theo Hernandez: due stelle contro Fonseca

Una decisione che il campo non soffre. I rossoneri giocano bene nel primo tempo, vanno in vantaggio anche senza i loro due simboli. Poi il capovolgimento nella seconda frazione: la Lazio ribalta la partita in cinque minuti segnando due gol simili, sviluppati sulla sinistra. Fonseca non ci sta e fa quattro cambi in un solo slot: dentro Musah e Abraham e appunto Theo Hernandez e Leao. Questi ultimi tre dopo appena un minuto si rendono protagonisti del gol del pareggio: un’azione corale che rimette la gara in parità al 72′. E quando il gioco sta per riprendere l’arbitro concede la pausa per permettere ai giocatori di rinfrescarsi.

I due non si uniscono al gruppo e attendono dall’altra parte del campo, sorseggiando una bottiglietta. “Eravamo appena entrati, non avevamo bisogno di fermarci”, hanno detto. “Non creiamo polemiche dove non ci sono, non mi sono nemmeno accorto di quanto accaduto. La loro esclusione non è una punizione, ma una scelta per il meglio della squadra”, ha proseguito Fonseca.  Nel peggior avvio di campionato del Milan dal 2011/12 a oggi c’è chi guardando le immagini parla di ammutinamento, di un gruppo poco unito, di campioni non abituati a vivere simili situazioni. Piccoli segnali di un malessere destinato forse ancora ad espandersi.

Redazione

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