Emergono ulteriori dettagli sul dramma familiare avvenuto a Lavagno, in provincia di Verona, dove venerdì pomeriggio una donna di 58 anni è stata trovata morta nella sua abitazione, mentre accanto a lei giaceva il figlio 15enne gravemente ferito da colpi di arma da fuoco. Si tratta di Alessandra Spiazzi, che avrebbe sparato al figlio per poi togliersi la vita con la stessa arma. Il ragazzo è sopravvissuto ma le sue condizioni restano estremamente critiche: è ricoverato nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale di Verona, sostenuto da farmaci e da macchine per le funzioni vitali. Prognosi riservata.

La ricostruzione

Secondo la Procura, la donna avrebbe utilizzato una pistola appartenente al marito, Luciano Feltre, un vigile del fuoco. È stato proprio lui a scoprire la tragica scena e a chiamare i soccorsi. Alessandra, pensionata da circa un anno e mezzo, soffriva di problemi di salute da tempo. La famiglia era nota per il suo impegno sociale, ma riservata riguardo alla propria vita privata. Alessandra era attivamente coinvolta come vice presidente dell’associazione “Mamme volenterose di Lavagno”, un gruppo dedito al volontariato e alla lotta contro la violenza, specialmente quella sulle donne. Solo l’anno scorso aveva organizzato una camminata per commemorare Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio. Il figlio, descritto come un ragazzo intelligente, amante dello sport e degli animali, soprattutto dei gatti.

La testimonianza

Un vicino di casa della signora Spiazzi, trovata senza vita in una pozza di sangue sul pavimento della sua abitazione di via Galilei 6, a Lago di Lavagno (Verona) ha descritto il momento dell’omicidio al Correre della Sera: “Stavamo pranzando quando, intorno alle 14.30, ho sentito due colpi provenire dalla strada. Poi un cane abbaiare. Ho pensato agli operai al lavoro nella casa accanto. Invece, dopo pochi minuti, è atterrato l’ elisoccorso e i sanitari si sono precipitati a casa della famiglia”. Per ora la casa della famiglia è sotto sequestro. Luciano Feltre, il marito non è indagato, ma è stato ascoltato per ore in caserma dai carabinieri come persona informata sui fatti

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