In Sicilia non c’è nulla di più ordinario dell’emergenza. Una terra che ha più millenni di Storia di tutti, che forse è un pezzo della famosa Atlantide, il Continente scomparso, si stupisce sempre e considera emergenziale quello che è l’ineluttabile status quo. Oggi in Sicilia l’emergenza sui giornali è quella dei rifiuti, dopo settimane di emergenza siccità che sta inginocchiando prevalentemente gli agricoltori, l’emergenza malamovida nelle città. Il fatto “incredibilmente” nuovo, eccezionale, soprattutto per la politica siciliana, è la chiusura della più grande discarica dell’isola a Lentini. C’è la fila dei compattatori, ignavi ed ignari, davanti ad una discarica chiusa. Perché in Sicilia si va avanti, sempre, a discariche.

Parliamo da 23 anni di termovalorizzatori, che hanno fatto ovunque, senza farli, nonostante ecomafie, commissioni d’inchiesta, caso Montante, corruzioni e concussioni di vario genere sui rifiuti, il business più intenso della Sicilia. Un’isola che galleggia nella “munnizza”, che fa scappare dal barocco e dai templi greci i turisti, che è ormai l’eau de parfum delle strade siciliane. Il governo Musumeci aveva, in finale di partita, una procedura di project financing, conclusa con due progetti approvati. Altro governo altra procedura, che è più ferma del gigante di Rodi, ed è così da sempre, su tutto, sembriamo la pesciolina di Nemo con la memoria labile e scordiamo tutto.

Ma tranquilli, non c’è problema, domani ci sarà un altro fatto “eccezionale”, tipo lo scirocco, e ripartirà l’emergenza incendi, come se non ci fosse tutti gli anni, e poi magari una bomba d’acqua, c’è la incredibile scoperta dei cambiamenti climatici, e quindi sarà emergenza alluvioni, e pioveranno ordini del giorno e richieste di calamità. La Sicilia è la calamita delle calamità, e dei commissariamenti straordinari per le emergenze, nessuno è più commissario di un Presidente della Sicilia, dai rifiuti alla Siccità, dal dissesto idrogeologico a quello autostradale.

Accumuliamo anni, lustri, decenni di emergenze come fossero figurine Panini dell’album della nostra ignavia. Nel frattempo ignoriamo la più grande emergenza di questa terra sapiente ma senza memoria, l’emergenza Ignoranza, in una terra con il più alto tasso di evasione dall’obbligo scolastico che ormai non viene più perseguito, la dispersione scolastica dei ragazzi, l’analfabetismo di ritorno, il record di Neet. Ci vorrebbe un commissario contro l’ignoranza e l’ignavia in Sicilia, ovviamente straordinario.

Giovanni Pizzo

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