È pronta a lanciare la Silvio Berlusconi Editore  per dare più forza al pensiero liberale e democratico, ma non prepara una discesa in campo. Marina Berlusconi è categorica: “Né oggi né in futuro”; e nel suo nuovo progetto vuole trattare di libertà: “Non lanceremo in volata questo o quel partito. In circa 80 anni di pace abbiamo avuto la fortuna di poterla considerare una conquista acquisita ma oggi non è più così, dobbiamo fare i conti anche con un nemico interno, non meno insidioso”, racconta al Corriere delle Sera.

Le preoccupazioni della figlia del cav. sono riferite al successo alle Europee di movimenti con idee antidemocratiche, e sullo sfondo c’è il prossimo voto negli Stati Uniti: “Viviamo una terrible crisi d’identità, si pensi a quello che succede nelle piazze e nelle università dove si protesta a favore di Hamas, o a quella malattia autoimmune chiamata cancel culture, cosa c’è di più preoccupante di una grande cultura che rinnega se stessa? A Bruxelles invece dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche c’è anche una crescente insofferenza, una rabbia verso l’Europa, ma la risposta non deve essere quella di chiudersi”. Da qui immediato anche il collegamento con la Russia e sui rapporti di suo padre con Putin: “Voleva farlo entrare nell’asse occidentale ma non si può accostarlo ai filo-putiniani di oggi che disprezzano l’occidente e la democrazia. Era un uomo di pace”.

Cosa pubblicherà la Silvio Berlusconi editore

Il programma della casa editrice ha tappe precise:”Avremo una selezione ristretta di titoli, ma di indiscutibile qualità. Debutteremo a settembre con On leadership di Tony Blair e con due grandi classici come Voltaire e Furet. Più avanti avremo Ernesto Galli della Loggia e Walter Siti. Porteremo in Italia anche il manifesto antiputiniano di Alexander Baunov. Il nostro compito sarà quello di pubblicare libri ben fatti per dare voce alle istanze della società. Godremo di massima autonomia, saremo un laboratorio di idee totalmente aperto”.

Tema libertà

Poi torna su suo padre: “Ha sempre parlato di libertà, è stato il mezzo e il fine di tutto il suo agire, anche attraverso la tv o al suo essere editore. Mondandori fa capo alla mia famiglia da 33 anni”. E proprio in tema di libertà Marina Berlusconi lancia una stoccata al governo: “Su alcuni argomenti sono stata meno d’accordo con la sua linea. Ad esempio sui diritti civili, su temi come l’aborto il fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso”.

 

 

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