Non c’è ancora un’identificazione ufficiale, ma questa mattina nel Natisone, i vigili del fuoco hanno trovato un corpo senza vita, probabilmente corrispondente a quello di Cristian Casian, ricercato da alcune settimane dopo la sua scomparsa nel fiume. Il ritrovamento, facilitato dal calo del livello dell’acqua, è avvenuto presso il greto dell’incidente, dove erano stati già rinvenuti i corpi dell’amica e della fidanzata.

La tragedia del Natisone risale al primo pomeriggio dello scorso 31 maggio, quando Cristian assieme a Bianca Doros (23 anni) e Patrizia Cormos (20 anni) era stati travolti dalle acque del fiume Natisone, in Friuli, durante la sua velocissima esondazione. Erano lì per festeggiare l’esame di Patrizia, al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti a Udine. Il giorno successivo erano stati ritrovati i corpi di Bianca e Patrizia, a centinaia di metri dal greto dove si erano fermate.

La piena li aveva travolti e trascinati via nei pressi del ponte Romano, a Orsaria di Premariacco (Udine) mentre i vigili del fuoco cercavano disperatamente di trarli in salvo. A trovare i corpi senza vita delle due ragazze erano stati i volontari della Protezione civile e le squadre dei vigili del fuoco. Un primo corpo è stato ritrovato, lungo le sponde del Natisone, a circa 700 metri dal luogo della scomparsa. L’altro invece era poco più lontano, oltre un chilometro.

Intanto, due giorni fa è stata completata la perizia, disposta d’urgenza, sul telefono cellulare di Patrizia. Un accertamento tecnico necessario per evitare il possibile deperimento e la sua inutilizzabilità in caso di processo: sarà così ricostruita la verità sui tentativi di chiamare i soccorsi, per cercare di ricostruire quanto tempo sia effettivamente passato tra la prima richiesta di aiuto inviata dalla giovane alle 13.29, e l’arrivo dei soccorritori. Al momento non sono stati ancora noti dettagli al riguardo.

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