Differenze per età e uso delle mascherine
1-2-3, scuola! La nuova regola per il rientro in classe in tempi di Covid: cosa cambia per tamponi e quarantene
Un contagio per la quarantena alle materne, due alle elementari e tre per gli studenti dai 12 anni in su. Le Regioni hanno discusso ieri e presentato al governo una bozza di protocollo per il tracciamento dei contagi in classe. Si differenzia per fasce d’età per via della diversa copertura vaccinale e sull’uso di mascherine. La Dad, come già secondo il protocollo in vigore ora, non scatta immediatamente per nessuno, ma solo se c’è più di un caso in classe (più di due alle superiori). I tamponi di controllo, infine, possono essere sia molecolari che antigenici.
SCUOLE DELL’INFANZIA (3-6 ANNI) – Per i bambini per cui non è prevista alcuna copertura vaccinale né è possibile far indossare le mascherine, le regole per le quarantene in caso di presenza di un positivo nella classe rimangono le più stringenti. La scuola deve comunicare la presenza di un contagiato tra i bambini o tra il personale alla Asl che formalmente invierà il provvedimento di quarantena alle famiglie o alla scuola stessa. La quarantena prevista è di sette giorni, con tampone molecolare o antigenico per il rientro in presenza. Il personale scolastico anche nelle materne è interamente vaccinato e, secondo quanto previsto dall’ultimo provvedimento del governo, è munito di mascherine Ffp2 e altri dispositivi di protezione aggiuntiva.
ELEMENTARI/PRIMA MEDIA (6-11 ANNI) – Rientrano in una fascia di età in cui la copertura vaccinale è ancora bassa. Per loro si prevede che alla scoperta di un primo caso, la classe resta in presenza in autosorveglianza, con la raccomandazione di non frequentare altre attività pomeridiane prima di aver eseguito un test anche antigenico. Al secondo caso entro dieci giorni dal primo nella stessa classe scatta la quarantena per tutti i compagni. Dieci giorni a casa in Dad. Per tornare a scuola è necessario esibire un test antigenico o molecolare che deve essere effettuato tra il quinto e il settimo giorno. Le regioni raccomandano anche di mantenere rigido il controllo nelle mense scolastiche, luogo in cui i bambini devono togliere le mascherine: vanno mantenuti turni e distanze come già previsto dal precedente protocollo.
SECONDA MEDIA/QUINTA SUPERIORE (12-19 ANNI) – Protocollo meno rigido perché ormai quasi l’80 per cento degli studenti di questa fascia è vaccinato o sta concludendo il ciclo di vaccino. Fino a due casi in una classe, si resta a scuola in presenza e in autosorveglianza. Vale anche per i più grandi, in questo caso, la raccomandazione di non frequentare altre attività extrascolastiche senza aver eseguito un test anche antigenico. La raccomandazione è l’utilizzo in questo periodo della mascherina Ffp2. Alla comparsa di un terzo caso (entro dieci giorni dal primo) scatta la quarantena di sette giorni, con test antigenico o molecolare tra il quinto e il settimo per rientrare.
GINNASTICA E MUSICA ATTIVITÀ RISCHIOSE – Tra le altre misure chieste dai governatori di Regione per contenere la diffusione del Covid-19 a scuola rientra anche una serie di inviti a livello precauzionale. Ad esempio si chiederebbe di “evitare la ripresa delle attività di educazione fisica, – e per quanto riguarda la musica – canto e utilizzo di strumenti a fiato”. Inoltre si raccomanderebbe di “verificare la correttezza del consumo dei pasti in mensa”.
FFP2 AGLI OVER 12 E AREAZIONE AULE – L’indicazione sarebbe quella di “promuovere maggior utilizzo di Ffp2”. Questo tipo di mascherine andrebbe consigliato agli studenti over 12 che sono in autosorveglianza e in tutte le situazioni di maggiore rischio. Un accenno viene fatto pure alla possibilità di installare strumenti di monitoraggio e filtraggio dell’aria nelle aule.
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