La nuova Presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, ha la mia età. Molte cose mi distanziano da lei, soprattutto su temi legati ai diritti civili e ai diritti delle donne. È una conservatrice, ma di Presidenti conservatori ne abbiamo avuti moltissimi. Mi auguro che in questo importantissimo ruolo sappia far prevalere una cultura laica, una cultura costituzionale direi, come è d’obbligo.  Vorrei, però, soffermarmi su alcuni aspetti che evidenziano la sua nomina. Il primo, quello che balza agli occhi: è la prima donna nella storia della Consulta a ricoprire quel ruolo. Molto tardivamente, dopo 63 anni, ma è accaduto. Cosa è accaduto? Che nella ricerca delle competenze necessarie si è guardato anche nel vastissimo universo delle competenze femminili. Mi pare un passo avanti. Non è stata eletta “in quanto donna”, ma perché si è avuto il coraggio di guardarle, di cercarle le figure femminili. È una studiosa molto competente sui temi del diritto internazionale e comparato. Come ha evidenziato il Prof. Cassese sul Corriere della Sera, in tempi bui di sovranismo e crisi del mondo globale è una buona notizia.

LEGGI ANCHE – Marta Cartabia eletta presidente: è la prima volta per una donna

E veniamo al terzo punto, ai mie occhi interessante: negli ultimi anni abbiamo visto assumere ruoli istituzionali e di leadership politica solo donne conservatrici, di centro destra, e non solo in Italia: Maria Elisabetta Alberti Casellati, di Forza Italia, Presidente del Senato, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e ora Marta Cartabia, conservatrice, alla Consulta. E allora diciamocelo che la sinistra italiana ha un grande problema con la leadership femminile. Diciamocelo care amiche e amici di sinistra. Perché così, invece di lamentarci contro il destino cinico e baro, dobbiamo rivolgerci alla forze di sinistra che oltre a “propagandare” la parità di genere nelle istituzioni e nella politica, non guardano a quel vasto universo delle competenze femminili. E se la sinistra lo facesse, avremmo molte più donne progressiste e laiche a ricoprire ruoli istituzionali e politici. Perché le chiacchiere, cara sinistra, stanno a zero, e risulta un po’ fastidioso il vostro esultare per l’elezione a Premier della Finlandia di Sanna Marin. Cospargetevi il capo di cenere, invece.

Avatar photo

Ho lavorato in tutte le istituzioni italiane: Assessora al Comune di Firenze, Presidente di Agensport - Regione Lazio, Deputata della Repubblica, Consigliera di tre Ministre della Repubblica. Dal 2016 sono Coordinatrice del Comitato Organizzatore di “Didacta Italia”, l’edizione italiana di “Didacta International” la Fiera della Scuola più importante del mondo che si svolge in Germania. Sono sposata con Ricarda Concia, criminologa tedesca, con cui vivo a Francoforte dal 2014.