Aiuti rubati, farina cercasi: è il caos
A Gaza manifestazioni, vendette e violenze: esplode l’ira contro Hamas che non riesce a fermare il clan Abu Samra
La tribù beduina ha giustiziato un poliziotto che apparteneva ai terroristi. I miliziani sono stati indeboliti dai raid israeliani: ora non sanno reagire

La Striscia di Gaza versa nel caos dopo le manifestazioni anti-Hamas, l’ultima delle quali si è svolta l’altro ieri, e le vendette trasversali che hanno portato alla morte di un poliziotto. L’uccisione “per vendetta” di un agente a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, perpetrata martedì da membri della nota tribù beduina Abu Samra, non è stata un incidente passeggero. Piuttosto, si tratta della prova di un caos più grande e pericoloso che si sta insinuando nelle vite degli abitanti di Gaza, afflitti dalla guerra in corso da quasi un anno e mezzo. Lo afferma il giornale panarabo Asharq al Awsat.
Le conseguenze dell’incidente si sono fatte sentire rapidamente ieri mattina, quando un gruppo di rapinatori armati si è sparso, derubando i cittadini dei loro soldi e beni mentre si muoveva lungo Salah al-Din Street, di fronte a Deir al-Balah, verso la periferia del campo di Nuseirat. Sebbene non fosse la prima volta che uomini armati intervenivano per rubare aiuti, con i valichi chiusi e nessun aiuto in arrivo, la loro presenza è diventata una doppia minaccia per la vita della popolazione. Finora Hamas non è intervenuta con la consueta forza per fermare i ladri, o addirittura contro il clan che ha ucciso uno dei suoi poliziotti. Ciò riflette la reale forza della milizia in termini di sicurezza in questo momento, fortemente indebolita o quasi annichilita dai raid israeliani, nonostante la messinscena allestita durante lo scambio di prigionieri per dimostrare di essere ancora in grado di controllare il territorio.
Testimoni hanno riferito che uomini armati del clan Abu Samra si sono schierati attorno alle case dei suoi membri, temendo rappresaglie da parte di membri affiliati ad Hamas o addirittura dalla famiglia del poliziotto assassinato Ibrahim Shaldan. L’incidente a Deir al-Balah è avvenuto pochi giorni dopo che i miliziani non sono riusciti a intervenire con la forza nelle rare proteste anti-Hamas. L’uccisione di Uday al-Rubai da parte di ignoti a Tal al-Hawa, insieme a una serie di rapimenti i cui autori restano ignoti, è un chiaro esempio della confusione che ha iniziato a diffondersi.
Il caos a Gaza è legato anche alla crisi dovuta alla carenza di farina, per cui i gazawi si sono radunati presso i magazzini di un commerciante della città. Con l’arrivo delle squadre del Dipartimento per le indagini economiche (affiliato alla polizia di Hamas), la merce è stata rimossa e venduta ai residenti a un prezzo irrisorio rispetto a quello a cui viene venduta sul mercato nero, data la sua scarsità. Le fonti hanno spiegato che “quando la scorta disponibile era quasi completamente esaurita, la polizia è intervenuta e ha informato i residenti, ma alcuni di loro hanno tentato di entrare nel magazzino”. Fonti locali sostengono che “due dei complici dell’omicidio dell’agente di polizia Shaldan, apparsi nel video, sono affiliati al movimento Fatah e lavorano nei Servizi di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese”.
© Riproduzione riservata