La piattaforma di streaming sportivo Dazn cambierà dall’anno prossimo l’offerta e la possibilità di condividere in doppia utenza l’abbonamento per vedere le partite di calcio e le altre competizioni sportive. La concurrency, ovvero la possibilità di associare e condividere due dispositivi con lo stesso account, sarà modificata: già lo scorso novembre era circolata la possibilità che l’offerta cambiasse a stagione in corso. Tutto rimandato.
La chief revenue officer Veronica Di Quattro ha confermato che l’unica eccezione sarà prevista nel caso in cui i due dispositivi saranno collegati allo stesso indirizzo IP, e quindi alla stessa abitazione. “Le nostre condizioni di servizio stabiliscono chiaramente che l’abbonamento è personale e non cedibile”, ha dichiarato la chief a Milano Finanza. “La concurrency consente di vedere contenuti in contemporanea su più dispositivi. Dal nostro monitoraggio abbiamo invece riscontrato che la funzionalità è sfruttata in modo scorretto da utenti che mettono in vendita una delle due utenze. Un cambiamento sarà quindi possibile ma in futuro, probabilmente dalla prossima stagione”.
Un nuovo pacchetto sarà quindi introdotto per utilizzare su più dispositivi lo stesso abbonamento: “Il nostro obiettivo resta sempre quello di fornire un’esperienza flessibile all’utente e quindi introdurremo abbonamenti modulabili in base alle diverse esigenze, per esempio con forme di sottoscrizione familiare”. Le dichiarazioni di Di Quattro lasciano intendere che si andrà verso altre forme di sottoscrizione, probabilmente più costose a seconda dell’offerta.
L’abbonamento a oggi costa 29,99 euro ed è possibile guardare tutti i contenuti con doppia utenza anche in contemporanea. Per quanto riguarda la concurrency altre piattaforme come Netflix applicano un sovrapprezzo ai 7,99 di base per un dispositivo fino a 12,99 per due dispositivi e 17,99 per quattro. Le condizioni sono ancora diverse per Amazon Video, Disney + e SkyGo. Quest’ultima ha raddoppiato in questi giorni i dispositivi da due a quattro anche se la visione in contemporanea resta possibile solo per due apparecchi.