Addio a Henry Kissinger, diplomatico, ex segretario di Stato americano e vincitore del premio Nobel per la Pace, morto nelle scorse ore all’età di 100 anni. A confermarlo un portavoce dell’agenzia di comunicazione che rappresenta la sua società di consulenza ‘Kissinger Associates’, spiegando che il politico americano di fama internazionale si è spento nelle scorse ore nella sua casa nello Stato del Connecticut. Kissinger è stata una figura chiave e controversa nella storia della politica estera statunitense. Le sue missioni diplomatiche sono andate avanti fino a qualche mese fa: lo scorso luglio 2023 si recò in visita in Cina.

Heinz Alfred Kissinger è nato in Baviera nel 1923, aveva 15 anni quando i suoi genitori ebrei fuggirono con lui a New York per evitare le persecuzioni naziste. Dopo la scuola e il servizio militare, studiò ad Harvard, dove in seguito insegnò. Nel 1969, l’allora presidente Richard Nixon lo nominò consigliere per la Sicurezza nazionale e poi segretario di Stato. Era considerato il politico più influente a Washington quando si trattava di politica estera.

Nel ricordalo il New York Times titola “Ha contribuito a formare la politica estera americana durante la Guerra fredda” mentre il Washington Post sottolinea il “raro controllo del policymaking negli affari internazionali del Paese per qualcuno che non sia Presidente”. Il famoso diplomatico ha consigliato una dozzina di presidenti nel corso della sua lunga carriera, tra cui Joe Biden, e ha vinto un premio Nobel condiviso per aver negoziato la fine della guerra del Vietnam.

E’ morto Kissinger, il suo primo viaggio in Cina nel 1972

Il suo primo viaggio in Cina avvenne nel 1972 quando si recò a Pechino in missione segreta, aprendo la strada alla visita del presidente e alla normalizzazione delle relazioni. Uno dei suoi più grandi successi diplomatici fu proprio il riavvicinamento tra Washington e Pechino. Come segretario di Stato negoziò trattati di disarmo e accordi di pace e divenne una sorta di star dei media. Kissinger, tuttavia, ha lasciato le sue impronte anche su aspetti più discutibili della politica estera statunitense. Il suo ruolo nel bombardamento segreto della Cambogia e le accuse riguardanti il suo ruolo nel colpo di Stato militare del 1973 in Cile pesano molto sulla sua eredità. Ha inoltre autorizzato le intercettazioni telefoniche di giornalisti e del suo stesso staff. Sopravvisse alla caduta di Nixon nello scandalo Watergate e servì Gerald Ford, lasciando il governo dopo la vittoria elettorale di Jimmy Carter nel 1976.

Morte Kissinger, l’ex presidente Bush: “Saggezza, fascino e umorismo”

Con la morte dell’ex segretario di Stato Henry Kissinger gli Stati Uniti hanno perso “una tra le voci più affidabili e distintive in materia di affari esteri”. Lo ha dichiarato l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush, che ha reso omaggio all’ex segretario morto ieri a 100 anni. “Ho a lungo ammirato l’uomo che da giovane di una famiglia ebrea fuggì dai nazisti, per poi combatterli nell’esercito degli Stati Uniti”, ha scritto Bush in un messaggio pubblicato dal Bush Center, e corredato di un dipinto ad olio del celebre diplomatico. “Sono grato per il suo servizio e consiglio, ma sono soprattutto grato per la sua amicizia”, ha proseguito Bush. “A me e Laura mancheranno la sua saggezza, il suo fascino e il suo umorismo. E saremo sempre grati per i contributi di Henry Kissinger”. Dopo l’annuncio della morte di Kissinger si stanno moltiplicando anche i messaggi di cordoglio da parte di deputati e senatori del Partito democratico Usa.

Morte Kissinger, ricordo Cina: “Perdita enorme”

“Una perdita enorme”: la televisione di Stato ha reso così omaggio all’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, ricordato come a un “vecchio amico” per il suo ruolo cruciale nella costruzione dei legami tra Pechino e Washington. Henry Kissinger è stato attore chiave nella diplomazia mondiale durante la Guerra Fredda e segretario di Stato (1973-1977) con Richard Nixon e Gerald Ford. In Cina, gli è stato reso omaggio come a un “vecchio amico del popolo cinese” per essere stato uno dei principali attori del riavvicinamento Washington-Pechino negli anni ‘1970, aiutando il Paese asiatico a uscire dal suo isolamento. “E’ un’enorme perdita per i nostri due Paesi e per il mondo”, ha aggiunto l’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Xie Feng, su X, dicendosi “profondamente sconvolto e rattristato”. “La storia ricordera’ cio’ che questo centenario ha portato alle relazioni tra Cina e Stati Uniti, e sara’ sempre tenuto vivo nei cuori del popolo cinese, come un vecchio amico molto amato”.

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