El Turco aveva 52 anni e viveva a Monte di Procida
Addio a Hugo Maradona, è morto a Napoli il fratello di Diego
E’ morto Hugo Maradona, 52 anni, ex calciatore (centrocampista) e allenatore di calcio. Il fratello minore di Diego Armando Maradona è deceduto nella mattinata di martedì 28 dicembre nell’abitazione di Monte di Procida, in provincia di Napoli, dove viveva con la moglie Paola Morra, sposata nel 2016. Secondo una prima ricostruzione fatale un arresto cardiaco che ha reso inutili i soccorsi dei sanitari del 118. A riportare la notizia il giornale Fanpage.it.
Hugo Maradona, soprannominato El Turco, era l’ultimo di otto figli: oltre a Diego e Raul, aveva cinque sorelle María Rosa, Rita, Elsa, Ana María e Claudia. A 18 anni fu acquistato dal Napoli e girato in prestito all’Ascoli.
“Profondamente addolorato dalla scomparsa di Hugo Maradona, fratello di Diego e nostro concittadino. A nome mio, dell’Amministrazione Comunale e di tutta Monte di a Procida esprimo il cordoglio alla moglie Paola, ai familiari e a tutti i suoi cari. Un uomo calmo, gentile, perbene che siamo orgogliosi di avere avuto qui, sul nostro territorio, per tutto questo tempo. Riposi in pace”. Questo il commento di Peppe Pugliese, sindaco di Monte di Procida.
Alle recenti elezioni comunali di Napoli, in programma lo scorso 3 e 4 ottobre, Hugo Maradona era in procinto di candidarsi in una lista civica a supporto del candidato sindaco Catello Maresca. Poi sfumò tutto perché i tempi per avere la cittadinanza erano lunghi. La decisione di correre con l’ex magistrato anticamorra suscitò, tuttavia, numerose polemiche, a partire dal figlio primogenito, riconosciuto solo qualche anno fa, Diego Maradona jr.
“Una triste notizia sconvolge non solo noi ma tutta Napoli: l’improvvisa morte di Hugo Maradona. Per la comunità di Napoli Capitale e del Popolo della famiglia è una ‘doccia fredda’ che ci lascia senza parole”. Queste le parole di Enzo Rivellini, presidente di Napoli capitale, che aggiunge: “il nostro 9 e 1/2, alla presentazione della sua candidatura, poi sfumata per le lentezze della burocrazia italiana, gli regalammo la maglietta di Napoli capitale con questo numero a dimostrazione della nostra stima e del nostro affetto e lui rise e giocò su questa cosa sapendo che il 10 è in eterno di Diego – racconta Rivellini -. Era di una semplicità, di una umanità e di una napoletanità unica. Anzi era rammaricato perché si sentiva ‘un napoletano vero’ e non aver ricevuto la cittadinanza era per lui in dispiacere vero”.
Nel corso della sua carriera da calciatore, giocò in diversi campionati, tra cui Giappone, Italia, Spagna, Austria e Argentina. Nel 1987, fu acquistato su pressione del fratello Diego dal Napoli, che lo girò subito in prestito all’Ascoli, allora militante in Serie A. Giocò con la squadra marchigiana 13 partite senza segnare reti e venne ceduto alla fine della stagione al Rayo Vallecano in Spagna. Nel 1989 fu acquistato dal Rapid Vienna, e dopo quest’esperienza tornò in Sud America, in Venezuela. Giocò anche in J-League (campionato giapponese) dal 1992 al 1995 e nella stagione 1996-1997.
Dopo il ritiro si è stabilito a Napoli, dove ha diretto una scuola di calcio, la Mariano Keller. Nella stagione 2004-2005 ha allenato il Puerto Rico Islanders. In seguito passò ad allenare squadre dilettantistiche di Napoli e Caserta (Boys Quarto, Mariano Keller e Real Parete).
Come è morto Hugo Maradona: il tragico destino che lo lega al fratello Diego
Hugo Maradona è morto nella propria abitazione di Monte di Procida, comune in provincia di Napoli dove da anni viveva con la moglie Paola Morra. Il 52enne ex calciatore e allenatore argentino, il più piccolo degli otto figli avuti da don Diego e Doña Tota, El Turco è deceduto nelle prime ore di martedì 28 dicembre in seguito a un arresto cardiaco, probabilmente un infarto.
Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, intervenuti poco dopo nella casa del 52enne. Un tragico destino, simile a quello del fratello maggiore, scomparso il 25 novembre del 2020 per una insufficienza cardiaca dovuta a un edema polmonare acuta. Diego Maradona morì nella sua casa di Tigre, in provincia di Buenos Aires nelle prime ore della giornata. All’inizio dello stesso mese, e pochi giorni aver compiuto 60 anni, il campione argentino venne operato al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale di origine traumatica. Poi la convalescenza nella casa di Tigre e il decesso sul quale sono in corso accertamenti della magistratura argentina.
Hugo Maradona avrebbe dovuto sottoporsi ad accertamenti cardiaci nelle prossime settimane. Nel gennaio 2018 effettuò un check-up medico all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove fu sottoposto ad accertamenti diagnostici e ad un intervento chirurgico considerato “di routine”. Dopo il ritorno a casa, Hugo inviò una lettera di ringraziamento ai medici dell’ospedale, che l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord poi pubblicò sui propri profili social.
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