Addio a Maria Giovanna Maglie, giornalista e saggista scomparsa nelle scorse ore a Roma. Aveva 70 anni e da tempo aveva problemi di salute. A dare la notizia del decesso è stata Francesca Chaouqui, amica e collega. “E’ tornata questa Mattina alla Casa del Padre. È stata portata al San Camillo Forlanini la scorsa notte per una complicazione venosa ed è spirata poco fa. Ero accanto a lei, ha lottato fino alla fine come sempre. Adesso è in pace”.

Nata a Venezia il 3 agosto del 1952, Maria Giovanna Maglie era già stata ricoverata in ospedale negli ultimi mesi del 2022  e nei primi del 2023 “per una serie di interventi chirurgici, ecco la ragione della mia latitanza” aveva scritto all’epoca la giornalista mostrando, via Twitter, il suo ultimo libro su Emanuela Orlandi.

Nel settembre 2022  aveva raccontato sempre tramite i social di aver sofferto un malore durante la diretta tv della trasmissione Quarta Repubblica, dove era stata invitata per commentare le elezioni politiche del 25 settembre. A Il Corriere della Sera ha raccontato che a salvarle la vita dopo il malore a Quarta Repubblica era stato un intervento d’urgenza al cuore per un aneurisma all’aorta all’European hospital di Roma. Poi sono intervenute le complicazioni ed era stata ricoverata per diversi mesi a causa di una forte anemia.

La sua carriera giornalistica era iniziata nel 1979 all’Unità, da cui si era dimessa per divergenze ideologiche. Nel 1989 l’assunzione in Rai e l’anno successivo, allo scoppio della prima guerra del Golfo, era stata in Medio Oriente come inviata del Tg2. In seguito era diventata corrispondente da New York, imponendosi per il suo stile esuberante e polemico. Nel 1993 si era dimessa dalla Rai per un caso di presunti rimborsi spese gonfiati che si concluse con l’archiviazione delle accuse. In seguito aveva collaborato con Il Giornale, Il Foglio, Radio Radicale, Radio24 e Dagospia.

Sempre per Dagospia ha commentato la campagna elettorale del 2016 per la presidenza degli Stati Uniti d’America, che ha portato alla elezione di Donald  Trump, di cui aveva previsto sin dall’inizio la vittoria e di cui viene considerata una fervida ammiratrice avendo anche incentrato su di lui uno dei suoi saggi. Sostenitrice del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, dal 2016 non risulta più iscritta all’Ordine dei giornalisti per mancato pagamento delle quote annue di iscrizione.

La giornalista era stata data in corsa alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, con la Lega, cui si è avvicinata negli ultimi anni. Candidatura poi smentita.

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