Addio a Michela Murgia, la scrittrice è morta a Roma all’età di 51 anni. Era malata da tempo e nei mesi scorsi aveva spiegato di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio e che le rimanevano pochi mesi di vita. Aveva scelto di vivere pubblicamente il periodo della sua malattia, continuando a raccontarsi attraverso i suoi canali social ma anche facendo della “sopravvivenza emotiva” il tema dell’ultimo libro, Tre ciotole.

A inizio luglio il matrimonio. “Qualche giorno fa io e Lorenzo ci siamo sposati civilmente. Lo abbiamo fatto “in articulo mortis” perché ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale e ormai non diamo più niente per scontato”. Con questa parole Michela Murgia aveva annunciato sui social il suo matrimonio civile, pubblicando su Instagram il video delle firme con in sottofondo il brano Nobody’s Wife di Anouk.

Murgia, in una lunga intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo sulle pagine del Corriere della Sera, aveva spiegato che “il cancro è una malattia molto gentile. Può crescere per anni senza farsene accorgere. In particolare sul rene, un organo che ha tanto spazio attorno. Il cancro -sottolineava– non è una cosa che ho; è una cosa che sono. Me l’ha spiegato bene il medico che mi segue”.

“Mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”.  Sottoporsi a un intervento chirurgico “non avrebbe senso. Le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello“.

Michela Murgia è una scrittrice e giornalista italiana nata il 3 luglio 1972 a Cabras, in Sardegna. Conosciuta per le sue opere letterarie e il suo impegno sociale, ha guadagnato una notevole popolarità sia in Italia che a livello internazionale.

Dopo essersi laureata in Lettere moderne all’Università degli Studi di Cagliari, Michela Murgia ha lavorato come insegnante di educazione civica nelle scuole superiori, un’esperienza che ha influenzato il suo impegno sociale e politico.

Murgia è divenuta famosa nel 2006 con il romanzo d’esordio “Accabadora”, che ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Il libro esplora temi come la morte, l’identità e la tradizione, attraverso la storia di una donna che svolgeva il ruolo di “accabadora”, colei che assisteva i moribondi nella Sardegna rurale.

Successivamente, ha scritto romanzi di successo come “Chirú”, “L’incontro” e “Tempo di imparare”. Le sue opere affrontano spesso questioni sociali, culturali e politiche, e sono caratterizzate da uno stile di scrittura diretto ed evocativo.

Oltre alla sua carriera letteraria, Michela Murgia è stata una voce influente nella sfera pubblica italiana. Ha scritto articoli per diversi giornali e riviste, partecipato a dibattiti televisivi e promosso il dialogo sulla politica, la cultura e i diritti sociali.

La sua versatilità come scrittrice e il suo coinvolgimento attivo nel panorama sociale le hanno guadagnato un posto di rilievo nella letteratura contemporanea italiana.

Redazione

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