Ieri mattina si sono svolti i funerali di Andrea Nocera. Per molti non si tratta di un nome conosciuto, eppure la sua vicenda destò, qualche anno fa, un certo clamore mediatico. A sollevare e raccontare magistralmente il caso fu proprio un articolo di Aldo Torchiaro su Il Riformista del 10 giugno 2022.

L’indagine di Nocera

Torchiaro riassumeva la vicenda che aveva coinvolto questo integerrimo magistrato, nominato dall’allora Ministro Bonafede a capo del servizio ispettivo. Nocera aveva osato indagare l’attivissimo Savonarola della corruzione politica, la star della Procura napoletana Henry Woodcock. La reazione di Woodcock e del capo della Procura Melillo, fu violenta. A loro volta indagarono Nocera per corruzione, così da indurlo alle immediate dimissioni da Ispettore ministeriale. L’accusa era piuttosto risibile e tutta da dimostrare: il magistrato, che aveva una casa ad Anacapri, si sarebbe impegnato a passare sottobanco informazioni riguardo ad un’inchiesta all’armatore Salvatore Lauro in cambio di biglietti di Aliscafo e del rimessaggio di una piccola imbarcazione. La macchina del fango, alimentata dalle veline distribuite ad arte dalla Procura, si mise in moto e la reputazione di Nocera fu devastata. Poi il caso fu archiviato, ma intanto Nocera era stato condannato dal tribunale della gogna mediatica.

Nocera e il principio di elisione

In quel caso la Procura di Napoli applicò in maniera mirabile il principio matematico di elisione. Si tratta di un concetto fondamentale in matematica, spesso utilizzato per semplificare espressioni algebriche, risolvere equazioni e facilitare il calcolo. Questo principio permette di “eliminare” o cancellare termini o fattori comuni in un’espressione. In termini generali, l’elisione si riferisce all’atto di omettere o rimuovere elementi superflui. Nel contesto matematico, si applica principalmente quando si manipolano espressioni algebriche o quando si risolvono equazioni. L’obiettivo è semplificare l’espressione senza alterarne il valore o la soluzione.

L’elisione è spesso usata per semplificare frazioni e polinomi. Ad esempio, consideriamo la frazione: [\frac{6x^2 + 9x}{3x}]. In questo caso, possiamo elidere il fattore comune (3x): [\frac{3x(2x + 3)}{3x} = 2x + 3 \quad (x \neq 0)]. Qui, abbiamo rimosso il denominatore comune. In molte equazioni, è possibile applicare il principio di elisione per rimuovere termini comuni. Ad esempio, nell’equazione: [2x + 4 = 2(x + 2)]. Possiamo elidere il (2) da entrambi i lati, ottenendo: [x + 2 = x + 2]. Questo ci dice che l’equazione è verificata per ogni valore di (x). In algebra, il principio di elisione è strettamente legato al teorema di cancellazione. Se (a), (b) e (c) sono numeri reali e (a = b) e (c \neq 0), allora: [\frac{a}{c} = \frac{b}{c}]. Questo teorema consente di “cancellare” (c) da entrambi i lati dell’equazione, mantenendo la relazione.

È importante notare che il principio di elisione deve essere applicato con cautela. Esistono situazioni in cui l’elisione è illegittima, ad esempio quando si tenta di cancellare un termine che potrebbe essere zero. Nella frazione: [\frac{x^2 – 1}{x – 1}]. Se si cancella (x – 1) senza considerare che (x) potrebbe essere uguale a 1, si perde l’informazione che (x = 1) rende l’espressione originale indeterminata. Il caso di Nocera è un caso in cui un’indagine ha cancellato un’altra, e poi, dopo, è stata cancellata essa stessa. Però nel tempo trascorso Nocera si è dovuto dimettere dal suo incarico e dal dispiacere, come spesso, accade si è ammalato. L’elisione è stata squilibrata da un lato.