Blaise Pascal scrisse di una delle più famose femme fatale dell’antichità: “Se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, tutta la faccia della terra sarebbe cambiata”. Si parva licet, potremmo aggiungere noi: “Se il sorriso di Maria Rosaria Boccia fosse meno smagliante il ministro Gennaro Sangiuliano sarebbe ancora folgorante in soglio”, intento a collezionare gaffe, citazioni discutibili, errori nel collocare i grandi eventi dell’umanità (per questi motivi era alla ricerca di una consulente), nei secoli sbagliati, per non parlare della toponomastica delle grandi città.

Nella sua disavventura, l’ex ministro ha sbagliato i tempi. Voleva istituire una consulenza a titolo gratuito con la signora con la quale – sono sue parole – aveva “una relazione affettiva”; ciò allo scopo, probabilmente, di non dare nell’occhio portandosela appresso. Il fatto è che tutti avevano capito l’antifona, compresa la moglie.
E a questo punto erano cominciati i dubbi. Il post di Boccia di ringraziamento per la nomina (che ancora non era arrivata in porto) è stato il gesto classico di una donna che intende mettere con le spalle al muro la persona con cui ha una relazione nella speranza che sia la moglie a pretendere un chiarimento e a cacciare il marito infedele; per forzare così – indirettamente – quella decisione che il marito stenta ad assumere.
È una mossa classica che può fallire solo nel caso che la moglie abbozzi e decida di combattere in nome della famiglia.

Così è stato anche nel “pasticciaccio brutto” del Palazzo del Collegio Romano. In sostanza, nella love story che ha creato seri problemi al governo Meloni (nulla, in politica, è peggio del ridicolo) vi è in sottofondo una battaglia di dame, dove quella che ha avuto la peggio – Maria Rosaria – agisce in modo scomposto e vendicativo allo scopo di “fare del male”, svergognando l’oggetto del desiderio.
Infatti si logora la pazienza della rivale, la cui tolleranza sfigura nel gossip.

Visto l’accanimento persecutorio di Boccia nei confronti di Sangiuliano, viene il dubbio che al fondo ci sia un amore vero che, dopo l’abbandono, si trasforma – come nei fotoromanzi di altri tempi – in un odio implacabile.
Ma, a pensarci bene, chi se ne frega? Per restare in argomento basterebbe seguire abitualmente Forum la rubrica in cui – come ha detto la sua storica conduttrice Barbara Palombelli – i temi che appassionano di più il pubblico sono al primo posto l’adulterio; al secondo, l’eredità, i matrimoni e i casi di famiglia.