Da chiarire la causa dell'incidente
Aereo caduto a Milano, la dinamica della strage e l’ultimo contatto: “Perché deviate?”

Qualcosa non ha funzionato a 16 secondi dalla tragedia. L’aereo da turismo Pc-12 che è precipitato ieri a San Donato Milanese alle 13:07 era partito tre minuti prima dall’aeroporto di Linate. Era diretto a Olbia, in Sardegna, dove l’imprenditore miliardario rumeno Dan Petrescu aveva una villa e la madre che lo aspettava. Con lui alla guida, a bordo la moglie, il figlio 32enne, amici, un bimbo di poco più di un anno. Tutti morti gli otto passeggeri. A indagare sulla dinamica della strage è l’Agenzia Nazionale per la sicurezza del Volo.
“Perché avete deviato? Per evitare turbolenza?”, sarebbe stato questo l’ultimo contatto degli uomini-radar del Centro di controllo d’area di Linate che gestisce il traffico aereo nei cieli del Nord-Ovest dell’Italia. A citare fonti anonime dallo scalo è Il Corriere della Sera. “No”, è l’unica risposta. Neanche un minuto dopo il velivolo monoposto sparisce dai radar e non arriva nessuna richiesta di aiuto.
Il Pilatus ha cominciato a perdere 25 metri di altezza al secondo. Il pilota avrebbe tentato la virata per rientrare in aeroporto: un taglio improvviso nella sua traiettoria. A quel punto l’aereo sarebbe andato in uno stallo che avrebbe fatto aumentare la velocità fino a 319 chilometri orari, a sette secondi prima dello schianto, avvenuto a 156 chilometri all’ora. Perché quella manovra? Ancora tutto da chiarire. L’ipotesi che più si avanza al momento è quella di un imprevisto. Presumibilmente un guasto al motore del velivolo arrivato a Milano da Bucarest il 30 settembre.
Saranno utili a ricostruire l’accaduto i dati del “Lightweight Data Recorder”, la scatola nera. Altre ipotesi, oltre a quella del guasto, un malore al pilota o un suo “disorientamento spaziale”. Il Corriere solleva perplessità anche sulle scelte del pilota, e quindi sulla sua esperienza e le certificazioni, che lo hanno portato a escursioni anomale nella salita dopo la prima virata che lo ha portato a 1.767 metri al minuto. Un valore troppo alto per un modello del genere, a quanto sembra. “Non a caso poi l’aereo precipita a 7.315 metri al minuto”.
La tragedia in via 8 ottobre 2001, dedicata ai 117 morti della strage di Linate. Il traffico nello scalo è stato sospeso per una decina di minuti. Sequestrate le immagini di sorveglianza del parking Atm nei pressi della fermata e i video realizzati da passanti e vicini che hanno assistito alla scena. Alcuni raccontano che l’aereo era già in fiamme mentre cadeva. Almeno quell’edificio era vuoto: in ristrutturazione per uffici e un parcheggio.
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