"Non è stato diffuso il nome della vittima"
Afghanistan, drone Usa uccide ‘mente’ dell’Isis-K: “Responsabile dell’attentato, progettava attacchi”

La rappresaglia americana al sanguinoso attentato dell’aeroporto di Kabul che ha ucciso quasi 200 persone tra cui 13 marines è arrivata dal cielo con il silenzioso e letale drone MQ-9 Reaper che ha colpito e distrutto un veicolo nella regione di Nangarhar (a est della capitale, al confine col Pakistan), con a bordo una persona considerata uno dei pianificatori delle tattiche dell’Isis-K e ritenuto tra gli organizzatori di prossimi attacchi. Il raid, ordinato dal ministro Austin, è stato approvato da Biden che dopo essersi presentato davanti alle telecamere in lacrime ha assicurato che i responsabili dell’attentato l’avrebbero pagata.
L’identità del militare appartenente all’Isis Khorasan non è stata ancora resa nota. Secondo alcune indiscrezioni fatte filtrare da fonti del Pentagono, tramava ‘futuri attacchi’ terroristici in Afghanistan. “Le indicazioni sono che l’obiettivo è stato ucciso”, ha riferito il capitano Bill Urban, portavoce del Comando centrale Usa. Nel comunicato si aggiunge che “non vi è notizia di vittime civili”. Il raid è stato ordinato dal segretario alla Difesa, Lloyd Austin, dopo che è arrivata l’autorizzazione del presidente americano, Joe Biden che aveva avvertito: “Non perdoneremo, non dimenticheremo, vi daremo la caccia e ve la faremo pagare”. Non è chiaro, ad ora, se fosse coinvolto nella strage di Kabul.
L’obiettivo sarebbe stato un osservato speciale da prima dell’attentato e i militari americani avrebbero atteso che fosse rimasto solo prima di lanciare l’attacco con il drone Reaper americano che è partito da una base posta in un altro Paese del Medio Oriente. Non è chiaro se il raid sia un caso isolato o se sia il primo di una serie in risposta all’attacco a Kabul. L’azione mirata americana segue la nuova allerta lanciata dall’ambasciata Usa, che ha invitato gli americani a non recarsi all’aeroporto.
La rappresaglia americana è stata sferrata in una fase molto delicata, a pochi giorni dalla scadenza del 31 agosto per il completamente del ritiro americano e in piena allerta per il rischio di nuovi attentati contro l’aeroporto di Kabul, da cui si sta ultimando il ponte aereo per salvare gli afghani in maggiore pericolo. Il Pentagono ha ammesso che i prossimi saranno i giorni più pericolosi. Il presidente americano e la sua vice Kamala Harris sono stati messi in guardia in una riunione nella Situation Room dagli uomini della Sicurezza nazionale che un nuovo attentato è ‘probabile’. Biden, che è anche comandante in capo delle forze armate, ha autorizzato i vertici militari a fare tutto il necessario per proteggere le truppe.
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