Afghanistan, i talebani annunciano la caduta del Panshir ma Massoud nega: “Continuiamo a combattere”

Militiamen loyal to Ahmad Massoud, son of the late Ahmad Shah Massoud, take part in a training exercise, in Panjshir province, northeastern Afghanistan, Monday, Aug. 30, 2021. The Panjshir Valley is the last region not under Taliban control following their stunning blitz across Afghanistan. Local fighters held off the Soviets in the 1980s and the Taliban a decade later under the leadership of Ahmad Shah Massoud, a guerrilla fighter who attained near-mythic status before he was killed in a suicide bombing in 2001. (AP Photo/Jalaluddin Sekandar)

“Non rinunceremo mai alla lotta per la libertà e per la giustizia”, ha scritto su Facebook Ahmad Massoud il figlio del leggendario ‘Leone del Panshir’, a capo della resistenza ai talebani arroccata nel Panshir. “La lotta in Panshir e ad Herat, con le nostre coraggiose sorelle, dimostra che il popolo non ha rinunciato a rivendicare i suoi diritti e non teme alcuna minaccia”. I talebani avevano infatti annunciato che il leader era fuggito in Tagikistan. Notizia subito smentita e intanto i combattimenti continuano.

Dopo la proclamazione da parte talebana della vittoria in Panshir diverse persone sono rimaste uccise o ferite nelle sparatorie celebrative ieri. Ma nelle ultime ore ancora dalla piccola roccaforte, abitata da circa 200 mila persone, arrivavano notizie di una resistenza ancora in atto.

A resistere ci sono ex ufficiali dell’esercito e leader tribali come Massoud. La Bbc, citando il portavoce del Frone della resistenza nazionale, Ali Nazari, ha rassicurato che la resistenza continua. I talebani sarebbero stati accerchiati e starebbero finendo le munizioni. I talebani avevano invece parlato di vittoria definitiva: “Per grazia di Dio, controlliamo ora l’intero Afghanistan. I disturbatori sono stati sconfitti e il Panshir è sotto la nostra giurisdizione”.