Il vertice è in programma per martedì
Afghanistan, la crisi arriva al G7: per l’evacuazione in campo anche gli aerei di linea
La crisi dell’Afghanistan, dopo la riconquista del Paese da parte dei talebani, arriva al G7. I potenti della Terra si riuniranno martedì per un vertice dedicato alla risposta al caos che da domenica scorsa sta sconvolgendo Kabul. “È vitale che la comunità internazionale lavori insieme”, ha detto il premier inglese Boris Johnson annunciando la riunione.
“È fondamentale che la comunità internazionale collabori per garantire evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e sostenere il popolo afghano per preservare i risultati degli ultimi 20 anni”, ha aggiunto BoJo annunciando il vertice su Twitter.
I will convene G7 leaders on Tuesday for urgent talks on the situation in Afghanistan. It is vital that the international community works together to ensure safe evacuations, prevent a humanitarian crisis and support the Afghan people to secure the gains of the last 20 years.
— Boris Johnson (@BorisJohnson) August 22, 2021
CAOS ALL’AEROPORTO DI KABUL – Ma intanto prosegue il caos, la ressa e soprattutto i decessi all’interno e nei dintorni dell’aeroporto di Kabul. Almeno 20 le persone morte dal 15 agosto ad oggi, secondo un funzionario Nato citato dalla Reuters.
Una crisi, quella in corso presso lo scalo della capitale riconquistata dai talebani, che è “una disgrazia”. “Il nostro obiettivo è evacuare tutti gli stranieri il prima possibile”, ha detto il funzionario. “Le nostre forze stanno mantenendo una distanza dalle aree esterne dell’aeroporto di Kabul per prevenire eventuali scontri con i talebani”, ha aggiunto.
Secondo Sky News, che cita un comunicato diffuso questa mattina dal ministero della Difesa britannico, altre sette le persone morte nella calca mentre cercavano di avvicinarsi allo scalo per lasciare il Paese. Lo stesso ministero non ha però specificato se tutte le vittime siano morte oggi, né ha reso noto le cause dei decessi, precisando tramite un portavoce che le vittime sono civili afgani. Le “condizioni sul terreno rimangono estremamente impegnative, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione nel modo più sicuro possibile”, recita ancora il comunicato del ministero.
ULTIMATUM DEI TALEBANI A MASSOUD – I rapporti tra talebani e Ahmed Massoud, figlio del leggendario ‘Leone del Panshir’ che negli anni ’90 guidò la resistenza contro i talebani fino a quando fu ucciso, due giorni prima degli attentati dell’11 settembre 2001, sono sempre più tesi.
Il movimento degli “studenti del Corano”, diretti verso la Valle del Panshir, avrebbero dato un ultimatum di 4 ore al leader della resistenza del Nord per la resa dell’ultima sacca di opposizione.
Il leader della resistenza Massoud però non cede e ha già dichiarato che “la resistenza continua”. Ma dall’altra parte lo stesso Massoud, in un’intervista a al-Sharq Al-Awsat, si è detto “pronto a formare un governo inclusivo con i talebani attraverso negoziati politici”, mentre “un governo estremista in Afghanistan è inaccettabile”.
Chiare le condizioni: “Se vogliono la pace, parlino con noi e lavorino con noi, siamo tutti afghani, e ci sarà pace”, ha dichiarato Massoud. Il figlio del ‘Leone del Panshir’ ha espresso anche disponibilità a perdonare l’omicidio del padre per il bene di pace e sicurezza del Paese. “Ho il desiderio e sono pronto a perdonare il sangue di mio padre per portare pace, sicurezza e stabilità nel Paese”.
COMPAGNIE DI LINEA PER L’EVACUAZIONE – Ha trovato conferma l’indiscrezione riportata dal Wall Street Journal su voli di linea civili per aiutare l’evacuazione degli afghani da Kabul. Il Pentagono ha infatti annunciato l’avvio di un programma di emergenza che obbliga le compagnie aeree civili a mettere a disposizione del governo alcuni dei loro velivoli, per aiutare le operazioni di evacuazione a Kabul. Gli aerei coinvolti saranno una ventina.
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