Resta una situazione di assoluto caos quella nei pressi dell’aeroporto cittadino di Kabul a una settimana dalla presa della capitale da parte dei talebani.
Secondo Sky News, che cita un comunicato diffuso questa mattina dal ministero della Difesa britannico, altre sette le persone morte nella calca mentre cercavano di avvicinarsi allo scalo per lasciare il Paese. Lo stesso ministero non ha però specificato se tutte le vittime siano morte oggi, né ha reso noto le cause dei decessi, precisando tramite un portavoce che le vittime sono civili afgani.
Le “condizioni sul terreno rimangono estremamente impegnative, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione nel modo più sicuro possibile”, recita ancora il comunicato del ministero.
IN UNA SETTIMANA 20 MORTI – Secondo un funzionario Nato citato dalla Reuters, in una settimana all’interno e nei dintorni dell’aeroporto di Kabul sono almeno 20 le persone morte. Una crisi, quella in corso presso lo scalo della capitale riconquistata dai talebani, che è “una disgrazia”.
Il nostro obiettivo è evacuare tutti gli stranieri il prima possibile”, ha detto il funzionario. “Le nostre forze stanno mantenendo una distanza dalle aree esterne dell’aeroporto di Kabul per prevenire eventuali scontri con i talebani”, ha aggiunto.
A FIUMICINO 211 EVACUATI – Continua intanto il ponte aereo tra Afghanistan e Italia. Nell’ambito delle operazioni organizzato dalla Difesa, questa mattina poco dopo le 7 sono atterrati all’aeroporto romano di Fiumicino altri 211 afghani tra ex collaboratori e loro familiari.
Si tratta di persone evacuate da Kabul via Kuwait City, atterrati a bordo di un Boeing KC767 dell’Aeronautica militare. I rifugiati, una volta completata la profilassi sanitaria anti Covid, saranno trasferiti con pullman dell’Esercito presso strutture a loro dedicate.
BIDEN APRE A VOLI DI LINEA PER I RIFUGIATI – Intanto l’amministrazione Biden starebbe valutando l’impiego delle principali compagnie aeree statunitensi per aiutare il trasporto di decine di migliaia di sfollati dall’Afghanistan.
A riportarlo è l’edizione online del Wall Street Journal. Il presidente americano, sotto il tiro incrociato di destra e sinistra per la gestione del ritiro delle truppe Usa, potrebbe chiedere l’impiego di 20 jet commerciali “da un massimo di cinque compagnie aeree per aumentare gli sforzi militari statunitensi per trasportare sfollati afgani dalle basi nella regione”. “Il coinvolgimento degli aerei di linea commerciali allevierebbe la pressione su quelle basi, che si stanno rapidamente riempiendo di sfollati afgani mentre gli Stati Uniti espandono gli sforzi per farli volare fuori dall’aeroporto di Kabul”, scrive il quotidiano americano.
TALEBANI: “CAOS AEROPORTO COLPA USA” – E sulla situazione di caos all’aeroporto di Kabul va segnalata anche la posizione dei talebani, che tramite Amir Khan Mutaqi, un funzionario degli “studenti coranici”, ha scaricato proprio sulle forze armate americane le colpe di morti, calca e problemi.
Gli Stati Uniti sono responsabili del caos all’aeroporto di Kabul. L’America, con tutta la sua potenza e le sue strutture… non è riuscita a portare ordine all’aeroporto. C’e’ pace e calma in tutto il Paese, ma c’è caos solo all’aeroporto di Kabul”, ha detto Amir Khan Mutaqi.