“Da fonti interne, sembra che mentre i parenti della vittima mettevano a soqquadro il reparto, un altro paziente sia morto senza ricevere le dovute manovre da parte di chi, medici e infermieri, era nel mirino delle persone che si erano introdotte nel reparto”.

L’irruzione nella Medicina d’urgenza dell’Ospedale Cardarelli di Napoli da parte di alcuni parenti di una donna che è morta in seguito ad alcune complicazioni potrebbe avere degli strascichi. In nove hanno eluso i controlli di sicurezza e sono entrati nelle sale riservate soltanto al personale e ai malati, rompendo alcuni macchinari e minacciando medici e infermieri, costretti a “barricarsi” per sfuggire al raid.

Secondo Manuel Ruggiero, presidente di “Nessuno Tocchi Ippocrate”, l’associazione a tutela degli operatori sanitari del Napoletano, l’aggressione avrebbe impedito ai medici di soccorrere un altro paziente, che sarebbe morto proprio per una crisi occorsa durante il raid. Anche il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, ha chiesto di accertare “la possibilità che l’aggressione non abbia avuto un ruolo nella morte di un altro paziente che in quel momento aveva bisogno di assistenza”.

Gli otto familiari della donna deceduta, una 69enne di Napoli, sono stati identificati e denunciati per interruzione di pubblico servizio, minacce e danneggiamenti. “Ancora una volta viviamo il déja vu della distruzione di un reparto ospedaliero”, ha aggiunto Zuccarelli.

Avevano fatto inversione di marcia quando, mentre si allontanavano dall’Ospedale, gli è arrivata una telefonata dal reparto in cui la donna era ricoverata che li avvertiva della sua morte. Convinti che i medici non avessero fatto abbastanza per salvarle la vita, hanno sfogato la loro rabbia e il loro dolore creando scompiglio al quarto piano del Cardarelli.

Avatar photo

Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.