Le immagini ci hanno messo pochissimo tempo a diventare virali sui social: due studenti, spinti a terra, colpiti a calci e pugni. Forse sei gli aggressori, forse perché la dinamica è da ricostruire con precisione. Ha parlato intanto di “aggressione squadrista” il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito di quello che è successo ieri mattina davanti alla scuola Michelangiolo di Firenze. Sull’aggressione indaga la Digos con l’accusa di violenza privata, procedibile d’ufficio, anche perché le due vittime non sono andate a farsi refertare.

Sei gli aggressori, a quanto ricostruito finora: tre maggiorenni e tre minorenni, tutti estranei alla scuola e tutti appartenenti ad Azione Studentesca, “il movimento della destra identitaria nelle scuole. Un’alternativa militante”. Gli stessi potrebbero dover rispondere anche del reato di manifestazione non preavvisata, perché la sera prima nessuno aveva avvisato che ci sarebbe stato un volantinaggio di fronte alla scuola.

Secondo quanto ricostruito finora dalle immagini, dai verbali dei due studenti aggrediti e dalle testimonianze di altri alunni e degli insegnanti, i due ragazzi erano andati a scuola, in via della Colonna, e avevano trovato un paio di giovani che facevano volantinaggio di fronte al Michelangiolo. “Sogna, combatti, distinguiti per vivere davvero”, il testo del volantino marcato Azione Studentesca.

Il Corriere Fiorentino scrive che a quel punto gli studenti sarebbero andati verso di loro con un cestino. L’aggressione sarebbe cominciata con degli spintoni, gli altri quattro sono arrivati in seguito, qualcuno ha tirato fuori il cellulare e ha cominciato a riprendere, tanti si sono allontanati impauriti dalla violenza della scena. Il più grande dei sei aveva 20 anni, il più piccolo 17. Sul suo profilo Facebook, il Cpa Firenze Sud ha pubblicato un post: “La risposta sarà antifascismo militante”. Sui social hanno preso a circolare anche foto dei presunti aggressori.

“Tutto è accaduto davanti alla scuola, non dentro e sono stati coinvolti nostri studenti e una nostra insegnante. Appena ho saputo ho chiamato la Digos” che al momento sta acquisendo le informazioni da parte della docente e degli studenti coinvolti, come ha spiegato all’Ansa Rita Gaeta, dirigente scolastica del Michelangiolo. “Mi hanno spiegato che nostri studenti sono stati aggrediti. Sarebbero coinvolte persone estranee alla scuola. E l’insegnante è intervenuta vedendo cosa stava accadendo”.

“È un episodio di una gravità inaudita, ed è evidente che gli studenti del Michelangiolo sono stati aggrediti, non sono affatto gli aggressori. Si tratta a mio avviso di un vero e proprio pestaggio. E se dovesse essere confermato che si tratta di un’aggressione a sfondo politico, ci troveremmo di fronte a qualcosa che dà il segno di un clima politico che non è accettabile, per nessuna ragione. Mi auguro, e lo dico come sindaco che rappresenta tutta la città, che tutte le forze politiche, nessuna esclusa, quindi anche quelle di destra, condannino nella maniera più netta, senza se e senza ma, quanto avvenuto”, ha dichiarato il sindaco Nardella.

 

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.