E' il quarto omicidio in pochi mesi: 35enne raggiunto in strada da 10 proiettili
Agguato a Napoli, la pioggia non ferma i killer: uomo ammazzato a Ponticelli

La pioggia non ferma i killer. Un uomo è morto ammazzato dopo essere stato raggiunto da ben dieci proiettili venerdì sera, 10 dicembre, a Ponticelli, periferia est di Napoli. La vittima, Gennaro Matteo, 35enne nato a Cercola ma residente a Portici, è stata uccisa poco dopo le 20 tra viale Luca Pacioli e le stradine circostanti, nella zona compresa tra l’uscita della Strada Statale 162 Dir e l’Ospedale del Mare, non molto distante dal Lotto 0.
Soccorso del personale del 118 e trasportato al pronto soccorso del vicino ospedale, Matteo, già noto alle forze dell’ordine, è deceduto poco dopo. La salma è stata sequestrata e sarà sottoposta ad autopsia. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli. Matteo era stato arrestato nel dicembre di sei anni fa, nel 2015, perché sorpreso con armi e soldi mentre si trovava in auto con altre due persone.
Ancora poco noti i dettagli del quarto omicidio di matrice camorristica avvenuto a Ponticelli in meno di un anno nell’ambito della faida in corso tra il clan De Micco (supportato dagli “XX” della famiglia De Martino) e l’organizzazione De Luca Bossa-Minichini-D’Amico (supportata anche dai Casella). Una guerra che si sta combattendo anche a colpi di stese e bombe, alcune lasciate esplodere in strada a ridosso delle abitazioni dei nemici, senza tenere in considerazione eventuali vittime collaterali (come ad esempio la donna e il figlio feriti dalle schegge provocate dall’esplosione nei pressi dell’abitazione del boss Marco De Micco).
In precedenza era stato ucciso lo scorso 6 ottobre Carmine D’Onofrio, 23enne incensurato e figlio non riconosciuto di Giuseppe De Luca Bossa, 44 anni, elemento apicale dell’omonimo, arrestato giusto un anno fa per estorsione, fratello del boss Antonio, detto ‘Tonino ‘o sicco’, 50 anni, ex killer dei Sarno e in carcere da circa 15 anni anni.
D’Onofrio, che avrebbe pagato alcune frequentazioni pericolose, è stato freddato da un sicario dopo aver parcheggiato l’auto in via Luigi Crisconio, a poca distanza dall’abitazione in cui viveva con la fidanzata, incinta di otto mesi. Quest’ultima era in strada quando il killer ha esploso sette colpi d’arma da fuoco, tutti andati a segno.
Gli altri due omicidi registrati nel 2021 a Ponticelli sono quello di Giulio Fiorentino, 29enne legato ai De Micco-XX, ucciso il 15 marzo scorso (nell’agguato è stato ferito un altro giovane affiliato del clan, Vincenzo Di Costanzo) e di Salvatore De Martino, 46 anni, ritenuto elemento apicale dei De Luca Bossa-Minichini, ammazzato il 12 agosto. L’esecuzione di quest’ultimo, avvenuta all’interno dei palazzoni popolari di via De Meis con un colpo in pieno volto, lascia ipotizzare agli investigatori che possa essersi trattato di una epurazione interna a clan per questioni di droga.
Una settimana dopo l’omicidio D’Onofrio, la Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo dispose un decreto di fermo, eseguito dagli agenti della Squadra Mobile e dal reparto operativo dei carabinieri di Napoli, nei confronti di undici persone ritenute appartenenti alle due organizzazioni camorristiche in contrapposizione tra loro.
Un blitz mediatico sgonfiato dopo poche settimane dal Riesame che ha scarcerato gli esponenti della famiglia De Martino.
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