La piccola combatte con una invalidità permanente
Agguato camorra, lo sfogo della mamma di Noemi: “A chi lo diciamo che non vuoi tenere il busto”
Nella giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2020 è un messaggio da brividi quello pubblicato sui social (venerdì 20 novembre) da Tania Esposito, madre della piccola Noemi, la bimba che oggi ha quasi sei anni e che il 3 maggio 2019 è stata ferita per errore, insieme alla nonna, in un agguato di camorra avvenuto in piazza Nazionale a Napoli.Da quel maledetto giorno Noemi ha combattuto come una leonessa per sopravvivere e oggi convive con un’invalidità permanente che la vedrà costretta a sottoporsi a controlli medici periodici e operazioni chirurgiche nei prossimi anni.
Da oltre un anno e mezzo è costretta ad indossare un busto ortopedico per camminare in equilibrio dopo i danni riportati alla colonna vertebrale.
“A chi lo diciamo quando piangi che non vuoi tenere il busto, a chi lo diciamo quando invece di giocare siamo in ospedale per l’ennesimo controllo, a chi lo diciamo quando vuoi andare in bici, vuoi correre e saltare come gli altri bambini?”. Inizia così lo sfogo della mamma di Noemi che sui social, a distanza di pochi giorni dal video, pubblica una foto scattata in un ambulatorio con il marito e la bimba.
“A chi lo diciamo che hai paura dei botti e tremi come una foglia? A chi lo diciamo che il tuo calvario non è finito e presto sarai operata un’altra volta? A chi lo diciamo tutto questo…. alla Camorra, allo Stato, al Giudice…..Io lo grido al mondo, vediamo se mi ascolta nella giornata mondiale dei diritti dell’infanzia quelli che ti hanno tolto Noemi”.
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