Il precedente che liquidò Di Pietro
Agguato di Report a Renzi, Ranucci (spalleggiato da Travaglio) prova a distruggere l’ex premier sul nulla
Si è aperta una gran polemica sull’agguato della televisione di Stato a Matteo Renzi. Probabilmente nella storia della Rai non ci sono precedenti di uso del servizio pubblico per creare polemiche fasulle e con mezzi molto discutibili. Persino Salvini – storico avversario – è intervenuto a difesa del leader di Italia Viva.
Cosa è successo? Una signora amica di Report (la trasmissione ex Gabanelli) che passava per caso nell’autogrill di Fiano Romano – non perché avesse ricevuto una imbeccata da qualcuno dei servizi segreti, ma così, semplicemente perché spesso, al mattino, le signore amiche di Report vanno a fare colazione all’area di servizio di Fiano – ha visto un tipo losco – questa signora pare che legga spesso i trattati di Lombroso – e si è chiesta: ma cosa ci fa qui questo tipo losco: non è che vorrà incontrare Renzi? E poi ha visto Renzi avvicinarsi. E poi ha scoperto che questo tipo losco era un tal Mancini, candidato dall’ex premier Conte al vertice dei servizi segreti ma bloccato dalla crisi di governo provocata proprio da Renzi.
Vi chiedo: cosa c’è di male a incontrare, per caso o no, un uomo dello Stato che è in corsa per un posto di vertice? Non si sa, ma Report ci ha costruito un gran baccano, seguìto e spalleggiato dal suo quotidiano di riferimento, e cioè dall’organo dei 5 Stelle diretto da Marco Travaglio. Report è una trasmissione del servizio pubblico. Del servizio pubblico? Sì, sì, datemi retta, è così. Pubblico in che senso? Beh, vabbé, io già c’ho più di venti denunce, penali e civili, da parte di magistrati vari e anche una censura dell’Ordine dei giornalisti perché ho criticato un magistrato. Vi pare che insisto?
P.S. In realtà un precedente c’è. È l’agguato sempre di Report a Di Pietro, nel 2013, con il quale il partito di Di Pietro fu liquidato. E nacque Grillo...
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