Nella piazza più centrale e popolata nelle ore della Movida di Castellammare di Stabia sono stati attimi di puro panico. Quattro colpi di pistola hanno rotto il suono delle risate di una tranquilla serata di maggio. Clementina, 23 anni, stava rientrando a casa, poco distante da lì, quando all’improvviso si è accasciata a terra tra le lacrime e le urla di dolore. Erano le dieci e mezza e la piazza era piena di ragazzi e famiglie con bambini. I proiettili non erano destinati a lei, ma a Giovanni De Pascale, 19 anni con piccoli precedenti penali. Ancora un’altra vittima innocente, per fortuna solo ferita, un altro giovanissimo bersaglio di quella che sembra una scia senza fine di violenze per mano dei clan.

Tutto si è consumato nel giro di pochi istanti in piazza Giovanni XXIII. Un giovane su uno scooter arriva nella piazza e punta la pistola contro Giovanni De Pascale. Secondo la ricostruzione riportata da Repubblica, lui subito capisce che i proiettili sono indirizzati a lui ma riesce a mettersi in salvo. Un proiettile lo colpisce di striscio al piede forandogli la scarpa e arrossandogli il piede. Va peggio a Clementina: il proiettile le spezza la tibia della gamba destra, frattura scomposta, dovrà essere operata.

Mentre arrivano i soccorsi e le forze dell’ordine, De Pascale scappa da quella ressa per poi tornare per capire cosa è sucesso: “Ho visto una persona sola su uno scooter che mi sparava addosso”, dirà poi De Pascale alla polizia. Intanto sono iniziate le indagini per ricostruire l’accaduto e dare un volto a quel sicario che ha esploso almeno 4 proiettili, gli stessi che la polizia ha ritrovato sul posto.
Secondo quanto riportato dal Mattino la pista principale seguita dagli investigatori – indagano i poliziotti del commissariato di Castellammare di Stabia agli ordini della dirigente Amalia Sorrentino – porta dritta alla lotta per la gestione delle piazze di spaccio della zona di Licerta, nel cuore del Centro Antico.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.