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Aiuti dalla Cina agli Usa: test e mascherine dal padre di Alibaba
“Con una donazione di 500mila kit per i test e un milione di mascherine uniamo le mani con gli statunitensi in questi tempi difficili”. È un esordio all’insegna della lotta alla pandemia di Coronavirus quello di Jack Ma sul social network Twitter. Il fondatore del portale di e-commerce cinese – che ha abbandonato lo scorso settembre dopo aver raggiunto un patrimonio di circa 41 miliardi di dollari – ha affidato al social dei cinguettii la sua donazione allegando le foto di alcuni carichi di forniture su un volo della China Cargo Airlines. “Il primo carico – ha scritto Ma – di mascherine e test per il coronavirus sta partendo da Shangai. Auguro il meglio ai nostri amici in America”. Parole che vogliono forse assumere anche un senso di distensione tra i due stati protagonisti di tensioni e trattative politiche e commerciali negli ultimi anni.
“Test accurati e veloci e un equipaggiamento di protezione adeguato per il personale medico sono gli aspetti più efficienti per prevenire la diffusione del virus. Speriamo che la nostra donazione possa aiutare gli americani a combattere contro la pandemia”, recita così il testo di un comunicato della Jack Ma Foundation postato dall’imprenditore cinese su Twitter. Negli Stati Uniti al momento si contano oltre 3.400 contagiati e almeno 65 vittime del virus cinese.
Nella giornata di oggi il primo ministro etiope Aby Ahmed, premio Nobel per la pace 2019, ha reso noto, anche lui attraverso Twitter che Jack Ma ha donato tra i 10mila e le 20mila test diagnostici e più di 100mila mascherine per ogni stato africano. Il padre di Alibaba la settimana scorsa aveva già fatto una donazione simile a favore della Croce Rossa della Corea del Sud e anche a favore dell’Italia; un carico da 500mila mascherine e kit per diagnosi rapide.
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