Caro Direttore,
Elly Schlein sostiene che gli aiuti militari italiani dovrebbero essere utilizzati “solo all’interno dei confini dell’Ucraina”. Non pretendo che la segretaria del Pd sia esperta in apparati e sistemi di difesa aerea, ma prima di parlare a vanvera dovrebbe informarsi. L’obiettivo principale del supporto militare è umanitario: difendere le città ucraine e la popolazione civile dall’inferno dei missili, droni e bombe telecomandate lanciati quotidianamente dalle forze armate russe.

Per salvare le persone, le case, gli ospedali, le scuole e le infrastrutture energetiche le batterie di difesa aerea devono essere in grado di potere intercettare (e possibilmente distruggere) il prima possibile i micidiali vettori di morte. Per questo parlare di “confini” è una assurdità tecnica. Si dovrebbero forse fermare i mezzi antimissili in volo verso i loro bersagli in cielo a metà strada?

Dotare l’Ucraina dei più moderni sistemi di difesa aerea è un imperativo innanzitutto sul piano umanitario, ma anche politico e diplomatico in vista di un futuro negoziato. Per questo spero che Elly Schlein (e anche altri leader politici italiani) studino bene i dossier prima di avventurarsi in dichiarazioni politiche apparentemente ragionevoli, ma in realtà prive di senso.

Marco Mayer

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