La città blindata non ferma le manifestazioni
Al via il G20 a Napoli: a Palazzo Reale si discute di ambiente ed energia, in piazza partono le proteste
A Napoli è tutto pronto per dare il via ai lavori del G20, Ambiente, Clima ed Energia sotto la presidenza italiana. Sarà una due giorni intensa di lavori a cui prenderanno parte tutti i ministri dell’ambiente delle grandi potenze mondiali. Sostenibilità e transizione ecologica sono due assi centrali della presidenza di turno dell’Italia.
Per la prima volta i temi di ambiente ed energia sono uniti in un G20. E sarà protagonista la cosiddetta economia circolare: quella basata sul riciclo delle risorse e non sul loro consumo massivo. Parole d’ordine: persone, pianete e prosperità. “Abbiamo scelto di far prevalere l’ambizione e di lavorare incessantemente a un documento comune tra tutti. Sappiamo bene che la transizione ecologica non è un pranzo di gala, ma non abbiamo alternative che lavorare insieme in un’unica direzione, senza lasciare indietro nessuno”, ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che alle 10 aprirà i lavori e a cui saranno affidate le conclusioni nella conferenza stampa finale di venerdì 23 luglio.
E mentre la città si è blindata con un accurato dispositivo di sicurezza che ha interdetto la mobilità cittadina in quella piccola “zona rossa” presidiata da 2000 agenti, alle prime luci del mattino già partono i primi cortei dei manifestanti. Al porto commerciale di Napoli è partita la manifestazione di un gruppo di appartenenti al movimento disoccupati ‘7 novembre’ insieme ad alcuni esponenti dei centri sociali per chiedere lo stop immediato del G20 Ambiente . In protesta è stata occupata l’area terminal definita “dell’inquinamento e dei licenziamenti”. Il gruppo sfila con uno striscione con su scritto “Lavoro, salute, ambiente. La vita è una sola. Insorgiamo”.
Una cinquantina di attivisti no global con disoccupati e altri movimenti hanno organizzato il controforum bloccando a Napoli il traffico nella zona del porto all’altezza della Q8 e nella zona di San Giovanni a Teduccio. Nelle aree di “massima sicurezza” e “riservata” sono vietati i cortei. Facile ipotizzare che uno degli obiettivi della contromanifestazione possa essere proprio quello di violare le aree proibite.
Già ieri è iniziata la movimentazione con la passeggiata in bici di Potere al Popolo e la violazione simbolica della zona rossada parte di una cinquantina di attivisti della rete “Bees against G20”: hanno oltrepassato le transenne in piazza Plebiscito e posizionato lo striscione “Il G20 balla sul Titanic. Salviamo il pianeta, jatevenne”.
I manifestanti hanno srotolato di fronte a Palazzo Reale anche una bandiera curda ed esposto striscioni e cartelli di protesta contro il presidente turco Erdogan, accusato di perseguitare il popolo curdo. Oggi attivisti di Extinction Rebellion, Greenpeace e Climate save movement insceneranno un corteo funebre “a simboleggiare la morte del pianeta, degli animali e l’immane costo in vite umane dell’inazione politica”. Il clou della protesta è previsto intorno alle 16: un corteo partirà da piazza Dante. Per motivi di sicurezza è stata annullata la cena di gala del vertice riservata alle 50 delegazioni, prevista in un primo momento a Castel Sant’Elmo. Impegnativo anche lo sforzo dell’Asl per effettuare i tamponi alle delegazioni. Otto persone sono risultate positive al tampone antigenico ma poi quello molecolare ha escluso il contagio da Covid.
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