Attualità
Al Vomero i Comitati contro le attività commerciali, forse preferiscono strade buie e isolate…
I tempi cambiano e le trasformazioni urbane sono naturalmente inevitabili, seguono le mode, si adattano alle esigenze dei cittadini, rispondono a una domanda del consumatore. C’è, però, sempre qualcuno al quale non vanno giù e che deve fare polemica a prescindere. Siamo al Vomero e qui ogni giorno comitati e associazioni tirano fuori un attacco, spesso e volentieri rivolto ai commercianti della zona. Un giorno il problema è l’eccessivo numero di tavolini all’esterno dei bar e dei ristoranti, un altro è che le panchine sono sempre meno presenti nella strada della passeggiata vomerese, l’altro ancora il problema è che ci sono troppe friggitorie e fast food.
Insomma, c’è sempre qualcosa che non va, eppure bisognerebbe imparare a guardare anche l’altro lato della medaglia. Sarà pur vero che ci sono meno panchine e più tavolini, e quindi? Vorrà dire che sono più utili, che il titolare di quel bar si è adattato all’utenza e alle nuove abitudini di chi frequenta il Vomero, come qualsiasi altro quartiere. La stessa polemica, infatti, da anni è al centro del contenzioso tra i residenti e gli imprenditori dei baretti di Chiaia, per non parlare del Centro Storico.
LA POLEMICA SULLE PANCHINE – Quella delle panchine è forse la polemica più sterile. Quella che richiama quel senso di nostalgia a prescindere. Sì, perché oggi la panchina non ha lo stesso valore dell’epoca nelle quali rappresentava un luogo di incontro e socialità. È una nostalgia inutile di un tempo che non c’è più. I comitati che hanno tanto a cuore il bene di un quartiere nel quale sono attivi dovrebbero forse guardare al di là del tavolino o della panchina.
Queste attività, infatti, danno lavoro a tantissime persone, sono un volano per lo sviluppo economico della città e contribuiscono anche a svolgere un ruolo per la sicurezza di queste zone. Bar e ristoranti aperti fino a tardi significano luce e persone in una strada che altrimenti sarebbe buia e isolata. Dopo la pandemia, migliaia di attività commerciali si sono trovate in ginocchio e ora che finalmente stanno rifiorendo, favorendo l’economia, l’occupazione e la socialità, andrebbero aiutate, sostenute, e non vessate e intralciate. Certo chi ha un ristorante o un fast food non può essere responsabile del fatto che nel frattempo gli ecommerce hanno spazzato via i negozi di abbigliamento e tecnologia…
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