“Apprezzo molto che il Tribunale di Sorveglianza abbia riconosciuto la mia correttezza”. C’è soddisfazione nelle parole di Alberto Stasi a cui è stata concessa quest’oggi la semilibertà. Il detenuto potrà proseguire l’attività lavorativa già in corso come contabile, trascorrendo ora fuori dal carcere anche parte del giorno, per attività di reinserimento sociale, pur tornando la sera a Bollate. Accolta dunque la richiesta avanzata dai legali il 12 dicembre scorso.

Il lavoro da contabile e le attività per il reinserimento: cosa fa Alberto Stasi

Il 41 enne, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi,  aveva precedentemente ricevuto parere negativo da parte della Procura generale di Milano, dopo che aveva rilasciato un’intervista alle ‘Iene’ (andata in onda il 30 marzo scorso) senza chiedere autorizzazione per il colloquio al magistrato della Sorveglianza in un periodo di permesso premio dal carcere. Come previsto dall’ordinamento penitenziario, il programma di trattamento ricadrà sotto la responsabilità del direttore dell’istituto. A motivazione del provvedimento, l’aver svolto “con profitto” la sua attività professionale “con senso di responsabilità e correttezza personale”. Per Stati si tratta di un altro passo verso la completa libertà, con il fine pena previsto nel 2028 considerando i probabili sconti.

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