Ci sarebbe anche l’ex fidanzata di Alessandro, il ragazzo di 13 anni di Gragnano, in provincia di Napoli, che si sarebbe tolto la vita lanciandosi da una finestra al quarto piano di casa sua la settimana scorsa, giovedì 1 settembre. A riportare l’indiscrezione di una storia che appare sempre più grottesca, torbida, è il quotidiano Il Mattino. Secondo il giornale dopo un rifiuto del ragazzo, che si era appena fidanzato con un’altra ragazza di un anno più grande di lui, la sua ex avrebbe organizzato una feroce vendetta. E sarebbe stata lei a capo dei bulli che avrebbero tormentato il 13enne fino a farlo crollare.

“Tra poco toglierò il disturbo”. Questo il testo che Alessandro avrebbe mandato alla sua ex fidanzata poco tempo prima del gesto estremo. Da tempo il 13enne sarebbe stato bersaglio e vittima di aggressioni, minacce, insulti e intimazioni a togliersi la vita. Sei gli indagati per istigazione al suicidio, due maggiorenni e quattro minorenni, tra cui una ragazza di appena 14 anni. I maggiorenni sarebbero secondo il quotidiano una ragazza e un ragazzo. Sono tutti a piede libero.

Il Mattino riporta anche che il ragazzo maggiorenne, con il fratello di 16 anni, sarebbe già stato destinatario in passato di una denuncia per un violento pestaggio ai danni di un adolescente. Pestaggio consumato sempre in branco, e sempre a Gragnano, per futili motivi, tutti contro uno. L’inchiesta è coordinata dalle Procure di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliana Moccia) e dei Minorenni di Napoli (procuratrice Maria de Luzenberger) e condotta dai carabinieri della stazione di Gragnano e della sezione operativa della compagnia di Castellammare di Stabia.

Sul corpo del 13enne sarà condotta l’autopsia. In un primo momento si era parlato di un tragico incidente: del ragazzino che voleva aggiustare l’antenna della tv e che era precipitato dal quarto piano. Le notizie degli ultimi giorni, che dovranno essere comunque avvallate dalle indagini, sembrano smentire quella pista e inaugurarne una molto più grottesca. “Alessandro era, come è stato più volte ripetuto e scritto in questi giorni, un ragazzo solare, che andava bene a scuola e aveva tanti amici. Adesso i suoi genitori attendono solo il ritorno a casa della salma, per potere riabbracciare il figlio un’ultima volta prima di procedere ad una giusta sepoltura”, le parole dell’avvocato Giulio Pepe riportate dal quotidiano. La famiglia ancora non esclude la pista dell’incidente: alcune ferite sul suo corpo non sarebbero compatibili con il gesto estremo.

Il quotidiano riporta comunque della paura del 13enne, vittima di una persecuzione asfissiante, della paura di incrociare i presunti bulli per strada, dell’ansia di tornare a incontrarli tutti i giorni con la riapertura della scuola. Era stato sempre Il Mattino a rivelare quei messaggi su chat Whatsapp che avevano aperto le indagini per istigazione al suicidio. “Devi ucciderti”, avrebbe recitato uno di questi, scritti anche in napoletano. “Ti lascio, non ce la faccio, ricordati di me”, l’ultimo messaggio che invece il 13enne avrebbe inviato alla fidanzata. Il sindaco di Gragnano ha incontrato i genitori di Alessandro anche per la possibilità di organizzare una fiaccolata in ricordo del ragazzino. I funerali del 13enne potrebbero essere celebrati domani. Il Comune dovrebbe indire il lutto cittadino.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.