Il convegno
Alexander Langer, l’ambientalista europeo, ricordato all’Università Link di Roma
Il respiro internazionale e lo spirito europeo delle università italiane – in questo periodo malmostoso, riottoso e passatista – qua e là torna a riemergere con la sua forza propulsiva. È il caso del convegno che si sta tenendo oggi e domani a Roma, ospite della risorta Università degli Studi Link, che apre i suoi magnifici spazi – una sorta di Oxford italiana sulla via Aurelia – per celebrare la figura di Alexander Langer.
Uomo politico? Intellettuale? Educatore? Le tre cose, in Langer, stanno insieme. Va riscoperto. Mancava l’occasione. Ed ecco in due giorni alternarsi giovani ricercatrici e decani delle cattedre di scienze politiche, storia, pedagogia per l’occasione arrivati da quindici tra università e enti di ricerca italiani e europei. Noi abbiamo assistito all’avvio dei lavori e registrato le brillanti presentazioni di Veronica Riccardi e Lavinia Bianchi, entrambe docenti di Roma Tre arrivate per l’occasione alla Link. Il tema affrontato è quello del Langer della sensibilità ambientalista, europeista, pacifista che in Italia scopre Don Milani e da Barbiana intuisce che può propagarsi per l’Europa la raggiera di una pedagogia inclusiva, plurale e socialmente impegnata ma capace di astenersi dagli ideologismi. Un utopismo gentile e disarmato, antifascista e anticomunista che Langer ha strutturato in Germania dando vita ai Verdi.
Nel suo Minima Personalia, del 1968, sintetizza il suo pensiero: “Fare qualcosa per, non fare qualcosa contro”. “Operare per potere attuare il bene comune e non usare il bene comune per il potere”. Belle e alte, le sue parole. Bello che ci sia tanto impegno, in queste aule, oggi, a raccontarlo. Decine di studenti del Corso di laurea in Scienze politiche prendono appunti, confrontano le fonti con i libri a disposizione dell’adiacente Biblioteca. Alla fine della due giorni, matureranno le idee per le tesi di laurea di fine corso nel segno dell’Europa unita. Sono trascorsi cinquant’anni dalla formulazione delle idee di Langer ma come tutte le sequoie del pensiero, quelle sue parole ci arrivano come foglie fresche.
Non a caso arrivano nel salone dell’Antica Biblioteca Link tanti studenti, studiosi e appassionati anche da altri atenei. Qui il Magnifico Rettore, prof. Carlo Alberto Giusti, è nato nel 1980. Ha trent’anni in meno di molti suoi colleghi. “Costruire ponti tra convivenza pacifica, conversione ecologica e federalismo europeo” è esso stesso un ponte tra generazioni e culture politiche. Mentre si parla – spesso a vuoto – di istituzioni europee, è bene ricordare in profondità i protagonisti che quelle istituzioni hanno reso grandi: in tempi magri, servono buoni esempi.
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