L'iter per l'approvazione entro la fine dell'anno
Alla Camera la manovra del governo Meloni, tempi stretti per l’approvazione: “Sosteniamo i più fragili”
La manovra del governo Meloni, la prima del nuovo esecutivo di centrodestra eletto dopo le elezioni politiche dello scorso 25 settembre, arriva alla Camera. Una manovra che presta “attenzione ai redditi più bassi”, aveva detto ieri a Il Corriere della Sera la Presidente del Consiglio, “abbiamo scelto invece di sostenere i più fragili e rafforzare la classe media”. Interventi per 35 miliardi di euro (tre quarti impegnati negli aiuti contro il caro energia). Di circa 400 milioni la dote destinata alle richieste della maggioranza tramite emendamenti sulla Legge di Bilancio secondo fonti parlamentari interpellate dall’Ansa. La premier ha intanto convocato i sindacati per un confronto.
La legge di bilancio è stata trasmessa a Montecitorio dopo la bollinatura della Ragioneria di Stato e la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cifra di questo “tesoretto” per gli emendamenti sarebbe emersa, riferiscono fonti parlamentari, durante l’incontro a Chigi tra la premier e i capigruppo di maggioranza. Durante lo stesso vertice la discussione per il prosieguo in Commissione e i tempi da rispettare per approvare il testo entro fine anno. I tempi infatti sono piuttosto stretti: se la legge non dovesse essere approvata entro il 31 dicembre sarà esercizio provvisorio.
Disponibili meno di cinque settimane. Dalla maggioranza è arrivato così un appello a limitare il numero degli emendamenti. L’iter partirà il 2 dicembre con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che sarà ascoltato dalle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 16:30 del 7 dicembre, limite ultimo per la selezione dei segnalati domenica 11 dicembre. Il calendario provvisorio prevede che il testo potrebbe arrivare nell’aula di Montecitorio il 19 o il 20 dicembre per poi essere discusso nella settimana che arriva a Natale. L’esame in Senato partirà probabilmente il 27 dicembre.
Gli articoli sono saliti da 156 a 174 nell’ultima bozza. L’obbligo dopo il quale si devono accettare pagamenti digitali con carta e bancomat resta fissato a 60 euro. Sta facendo discutere il riferimento nel viaggio di Stato in Svizzera del Presidente della Repubblica Mattarella che ha ribadito come la lotta all’evasione fiscale debba rimanere restare nel Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dichiarazioni interpretate come un riferimento alla manovra. Il governo ha deciso anche di innalzare il tetto al limite del contante a cinquemila euro. Cancellate due misure: un articolo sulle semplificazioni delle procedure di adozione dei fabbisogni standard e un secondo alla fondazione Enea Tech Biomedical. Previsti anche 50 milioni per completare la linea C della metropolitana di Roma.
Prorogata Opzione Donna, anche se ristretta rispetto a quella in vigore. Presente Quota 103 per la pensione anticipata, con 62 anni e 41 di versamenti ma con una serie di paletti. Novità il capitolo sulla cybersecurity e la Sezione II sull’approvazione degli stati di previsione dei ministeri. Prevista un’autorizzazione di spesa di 400 milioni di euro per garantire inoltre la realizzazione del piano complessivo delle opere per i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Cortina Milano 2006: 120 milioni per il 2024, 140 milioni per il 2025 e 140 milioni per il 2026. Tra le misure un articolo dal titolo “disposizioni diverse” consente al ministero dell’Economia di riallocare i fondi fra i diversi programmi degli stati di previsione e al Ragioniere dello Stato di provvedere alla riassegnazione di fondi.
Ieri a Palazzo Chigi una riunione di circa un’ora e mezza tra la premier Meloni e i capigruppo di maggioranza. Presenti i capigruppo di maggioranza e il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. Meloni esclude che la manovra venga stravolta in Parlamento. Il confronto con i sindacati è stato convocato a Palazzo Chigi per il prossimo 7 dicembre, alle 12:15, con Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Alla riunione parteciperanno anche i ministri economici.
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