Di serio in questi preconcetti non c’è nulla, sola tanta ipocrisia
Alla scoperta della Sardegna, smettiamola con i luoghi comuni che la descrivono come meta di vacanza per quelli di destra
Vi ricordate la bellissima canzone di Giorgio Gaber, intitolata Destra-Sinistra? Elencava una serie di cose, modi, luoghi, usi e costumi e li indicava di volta in volta o di destra o di sinistra. E concludeva: “Tutti noi ce la prendiamo con la storia, ma io dico che la colpa è nostra, è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra, Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra, Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra”.
Ecco, questo è sempre attuale anche quando si parla di vacanze e luoghi in cui andare. E diciamo la verità c’è un vecchio retaggio culturale che ci ha imbrigliato in tutti questi anni. E ancor oggi è presente nella nostra vita sociale. Se facevi o fai una cosa divertente eri o sei poco di sinistra. E viceversa. Detto ciò, sarebbe ora di togliere di mezzo anche questo ridicolo preconcetto o maschera su cui si è sempre basata la vecchia politica e il sentire comune del nostro Paese.
E quindi, massima libertà anche per le amate vacanze e i luoghi in cui andare a divertirsi. Abbiamo visto che il seme di certe ridicole distinzioni è ancora presente anche in qualche “politico” nostrano ma per carità di patria non ci roviniamo le vacanze ricordando queste cavolate. Perché di serio in questi preconcetti non c’è nulla, sola tanta ipocrisia. C’è una meta che se ve la nomino sono sicuro che molti, usando il canovaccio della canzone di Gaber, direbbero: è di destra. È la Sardegna e nello specifico la Costa Smeralda.
Questa parte della Sardegna ha la più alta concentrazione di strutture di lusso per le vacanze e il divertimento. È luogo di ritrovo di molti imprenditori di tutto il mondo, di Capi di Stato e personaggi dello spettacolo. Ma dietro questa apparenza iniziale c’è dietro tutto un territorio e un tessuto sociale che è da scoprire. Intanto, bisogna ricordare che la bellezza della Sardegna in generale andrebbe scoperta non solo nei classici mesi estivi ma soprattutto nei cosiddetti mesi spalla.
Da sardo vi dico che chi viene in inverno si innamora e spesso ci si trasferisce tutto l’anno. Preliminarmente è doveroso anche ricordare che la Sardegna da sempre ha un problema strutturale dei trasporti, sia al proprio interno ma soprattutto da e per il resto del Continente. Continuità territoriale mai realmente praticata e messa a regime. Sui trasporti navali una menzione per l’affetto e il rispetto verso la terra Sarda merita la Famiglia dell’Armatore Onorato.
Da decenni collegano la Sardegna con il Continente e non solo d’estate. Per ritornare alla Costa Smeralda, ossia formalmente la costa che abbraccia quasi tutte le spiagge del Comune di Arzachena, la sua nascita ha contribuito sicuramente alla scoperta di territori prima poco conosciuti e frequentati. Siamo nella zona nord-est della Sardegna, nella “provincia” gallurese.
Un territorio pieno di storia, arte e cultura. Oltre al bellissimo mare ci sono siti archeologici molto importanti come i Nuraghi, i Pozzi Sacri e le cosiddette Tombe dei Giganti. Ci sono luoghi di storia come l’ex Osservatorio dove Guglielmo Marconi fece i suoi primi esperimenti a Golfo Aranci e precisamente a Capo Figari. Ci sono Paesi e Borghi che sono autentiche meraviglie. Per questo vi accompagno in un piccolo itinerario virtuale per darvi giusto il senso di quello che può essere visto in Gallura, oltre naturalmente in tutta la Sardegna.
Per arrivare nel Nord Est della Sardegna ci sono varie possibilità. In nave arrivando a Golfo Aranci o Olbia e in aereo ad Olbia. Ipotizziamo che il vostro viaggio inizi da Golfo Aranci, arrivando con la nave da Civitavecchia. Quando state per arrivare a Golfo Aranci, noterete subito colori e profumi inebrianti e alla vostra destra l’Isola di Tavolara e alla vostra sinistra l’Isola di Figarolo.
L’Isola di Tavolara ha tante particolarità ma fra tante vi basti sapere che ha un suo Re. Sì avete capito bene, un vero e proprio Re ancora sull’Isola. Cercate su Google la sua storia. Merita una escursione. Arrivati a Golfo Aranci noterete subito il mare cristallino e tante particolarità. Le più evidenti sono le bellissime spiagge tutte interne al Paese. Un grazioso porticciolo dei Pescatori e tante chicche da scoprire. Vi consiglio un pranzo o una cena in tipico ristorante per mangiare la famosa Zuppa di Pesce di Golfo Aranci. Un Paese che ha una storia recente ma legata alle famiglie dei pescatori provenienti per lo più da Ponza e Ventotene. Non potete perdere le escursioni fatte da imprenditori locali che vi faranno conoscere calette e spiagge inesplorate ma soprattutto vi faranno vivere emozioni uniche con i delfini presenti nei nostri mari.
Da Golfo Aranci ci spostiamo verso nord e a pochi Km di distanza la tappa obbligatoria è a Porto Rotondo. Borgo nato negli anni 60 dalla volontà e lungimiranza del Conte Luigi Donà delle Rose. Porto Rotondo è veramente speciale. È una perla di bellezza. Raccoglie in sé oltre alla meravigliosa natura circostante, luoghi di cultura e arte in ogni angolo. Potete tranquillamente lasciare la macchina e gustarvi i luoghi a piedi. Troverete passeggiate scolpite completamente da famosi artisti, una Chiesa, un campanile e un teatro fatti dal grande Maestro Mario Ceroli.
E poi il Porto, ovviamente a forma circolare. Tanti negozi, tanti localini e tanta energia positiva. Non mancano i luoghi di divertimento e le spiagge. Insomma, Porto Rotondo è un Borgo accogliente e coinvolgente. Se volete fare una cena tipica sarda qui in zona non manca la scelta. Bellissimi Agriturismi veramente da provare. Continuiamo la strada e ci spostiamo verso uno dei luoghi più suggestivi della Gallura, ovvero San Pantaleo. Siamo sempre nel Comune di Olbia.
Questo borgo vi stupirà subito per le montagne che circondano la zona. In questi luoghi tempo fa hanno girato spesso film western. Troverete una piccola Piazza piena di vita e di arte. Un vero gioiello incastonato fra le piccole montagne circostanti e a pochi km dal mare. Da San Pantaleo avete varie possibilità per proseguire. Due strade che vi porteranno dentro il cuore della Costa Smeralda. Vi suggerisco di tornare indietro e passare per la strada panoramica. Già dalla breve discesa vi si aprirà una vista mozzafiato con davanti a voi l’isola del Mortorio. Tappa consigliata in barca.
Da qui si arriva a Portisco, altro piccolo porto sempre più in bella evoluzione. Potete proseguire e godervi le bellissime spiagge che trovate sulla vostra destra. Spiagge molto conosciute e amate, come Rena Bianca e Liscia Ruja. Prima di arrivare al bivio per Porto Cervo o Cala di Volpe troverete un bel vedere sempre sulla destra. Fermatevi e godetevi la bellezza e la freschezza della brezza marina e se avete fame un bel panino con la salsiccia. Proseguite e potete sicuramente andare a visitare una delle spiagge più famose, ossia “Capriccioli”.
Se vi piace giocare a Golf, fate una scappata al Pevero. Insomma, le scelte e le possibilità qui non mancano. Siamo nel triangolo pulsante del turismo della Costa Smeralda. Hotel e strutture meravigliose. Poi, tappa obbligata nella Capitale della Costa, Porto Cervo. Un Mondo a parte. Un Porto che ospita le più grandi imbarcazioni, scorci unici, locali da sogno e tanta gente da ogni parte del Pianeta. Merita essere vista e amata.
Qui avete veramente l’imbarazzo della scelta. Vi consiglio, poi di proseguire e andare a visitare un Borgo o meglio un Porto di Cultura, ossia Poltu Quatu. Un luogo magico. Un Porto completamente circondato dalla natura e dalle sue piccole montagne. Tanta vitalità e tanti giovani che si divertono nei vari localini presenti. Un grand hotel molto conosciuto e tante opere d’arte in esposizione. Insomma, la bellezza dei luoghi viene spesso valorizzata da famosi artisti che sposano la Sardegna.
Una chicca di quest’anno. Un Orso di due metri e mezzo fatto completamente di cime nautiche dall’artista Emanuela Giacco. Per concludere questo piccolo tour un salto obbligatorio per un aperitivo con tramonto ad uno dei locali più belli al Mondo: il Phi Beach. Andate e mi ringrazierete. Questa non è Ibiza, è Sardegna. Ajò.
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