L'emergenza vaccini
Allarme carceri, un terzo degli agenti non è vaccinato
«La decisione del Governo di imporre l’obbligo del possesso del green pass nei luoghi di lavoro introduce una serie di problemi aggiuntivi nelle carceri. Dai dati forniti dal Dap aggiornati al 13 settembre scorso si evince infatti che sono ben 13mila, più di un terzo, gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che non si sono ancora sottoposti neppure alla prima dose della vaccinazione anti-covid. Cosa succederebbe, allora, in caso di sospensioni dal servizio che si andrebbero a sommare alla gravissima deficienza degli organici già esistente e quantificata, dallo stesso Dap, in 17mila unità mancanti?»: a lanciare l’allarme è Gennarino De Fazio, segretario generale della UilPa Polizia Penitenziaria.
In base ai dati su 36.939 agenti di polizia penitenziaria, sono ‘avviati alla vaccinazione’ 24.196 unità. ‘Avviato alla vaccinazione’ non significa essere vaccinati. Quando furono aperte le vaccinazioni in base a specifiche fasce, quello era il numero potenziale di agenti che poteva vaccinarsi. Solo con la presentazione del green pass dal 15 ottobre si saprà davvero quanti agenti sono vaccinati. Per quanto riguarda invece i detenuti, aggiunge De Fazio: «Dai report forniti dal Dap non è deducibile il numero dei detenuti non ancora vaccinati, essendo indicato solo il totale delle somministrazioni dall’inizio della campagna vaccinale e comprendente, pertanto, anche coloro che sono successivamente stati scarcerati». In realtà i dati pubblicati da via Arenula sono quelli che fornisce l’Anagrafe nazionale dei vaccini, istituita presso il Ministero della Salute. Al momento, quello che leggiamo sul sito del Ministero della Giustizia è: ‘Totale somministrazioni ai detenuti 74.209’ ma non si è in grado di dire esattamente a cosa corrisponde quel numero: detenuti vaccinati o totali dosi fatte, ad esempio.
La Ministra Cartabia lo scorso 9 settembre nel suo saluto alla presentazione del docufilm Rebibbia Lockdown al Festival del cinema di Venezia aveva scritto: «Ad oggi sono 15 i detenuti morti per covid; e 13 i poliziotti penitenziari. Ad oggi possiamo però anche dire che i vaccini hanno raggiunto circa l’80% della popolazione reclusa. E questo è un dato di cui possiamo andare fieri». Rimane il fatto che non si conosce il numero dei detenuti vaccinati attualmente rinchiusi in carcere. Per questo non sta comunque tranquilla Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino: «Senza voler criminalizzare le scelte personali di ciascuno in materia di vaccinazioni, ci si dovrebbe seriamente preoccupare che gli agenti, il personale amministrativo e gli educatori possano portare da fuori il virus ai reclusi. Occorre subito predisporre una liberazione anticipata speciale per diminuire drasticamente la popolazione detenuta. Inoltre, bisogna ripristinare i colloqui effettivamente. La circolare emanata dal Dap sembra lettera morta in molte carceri dove ne vengono fatti solo due al mese, mentre l’ordinamento penitenziario ne prevede uno a settimana. E spesso, anche se i detenuti e i familiari hanno il green pass sono separati dal vetro».
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