A un anno e quattro mesi dalla devastante alluvione del 2023, il maltempo torna a preoccupare con forza: oggi è stata diramata un’allerta rossa nelle zone del Bolognese e della Romagna, dove già si registrano esondazioni e evacuazioni. Le piogge incessanti durante la notte hanno fatto crescere i fiumi appenninici, che ora minacciano i centri abitati a valle. Tra le aree più colpite ci sono Modigliana e Faenza, dove circa 1000 persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa delle esondazioni dei fiumi Marzeno e Lamone. Nella provincia di Bologna, 165 famiglie sono state evacuate. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha firmato il decreto per dichiarare “lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio di Protezione civile.”

La situazione a Faenza

A Faenza, l’acqua ha invaso via Ponte Romano dopo che il fiume Senio è esondato intorno alle 23, presso la diga di Steccaia, e ora si dirige verso il centro di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. Anche il fiume Serio ha allagato Castel Bolognese, provocando inondazioni nelle strade della città. La scorsa notte, a Modigliana (Forlì-Cesena), il fiume ha invaso il paese, e il sindaco Jader Dardi ha avvertito la popolazione, descrivendo il corso d’acqua come “esploso” e invitando i cittadini a rimanere ai piani superiori e ad evitare spostamenti. Sono sotto osservazione anche il fiume Idice e il bacino del Montone, mentre a Budrio il torrente ha rotto gli argini, aggravando la situazione. Le frane, particolarmente nel Bolognese, stanno creando ulteriori difficoltà e richiedono interventi continui da parte dei vigili del fuoco.

Criticità anche a Bologna

Anche a Bologna la situazione è critica. Durante la notte, alcune aree della città, come San Ruffillo e zona Birra, hanno dovuto essere evacuate per precauzione, coinvolgendo circa sessanta persone. A Budrio, l’argine del torrente Idice ha ceduto, aggravando una breccia già presente dallo scorso maggio. Nel corso della notte, il livello dei fiumi Secchia e Panaro nel Modenese è salito oltre la soglia di sicurezza, costringendo alla chiusura di Ponte Alto sul Secchia e del ponte dell’Uccellino intorno alle 6 del mattino.

Circolazione interrotta

Ancona non è stata risparmiata, con il torrente Aspio che ha straripato, causando la chiusura di intere zone e strade. La circolazione ferroviaria tra Marche ed Emilia-Romagna è stata sospesa, così come diversi tratti autostradali chiusi per motivi di sicurezza.

Redazione

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