In val Passiria
Alto Adige, scontro sulla commemorazione dell’irredentista Luis Amplatz: “Era un membro delle organizzazioni terroristiche”
Gli strascichi della storia continuano a far discutere in Alto Adige. Certo, molto meno che negli anni passati. Ma la lotta per il secessionismo del sud Tirolo è ancora ricordata dalle comunità della regione. Lo conferma la commemorazione di Luis Amplatz, noto irredentista sudtirolese ucciso tra il 6 e il 7 settembre 1964, andata in scena nelle scorse ore in val Passiria. Un evento che non è piaciuto a Fratelli d’Italia.
Alto Adige, scontro sulla commemorazione dell’irredentista Luis Amplatz
Amplatz fu ucciso da Christin Kerbler, un cittadino austriaco confidente della Questura e considerato una spia dal movimento irredentista, vicino a una malga proprio in val Passiria. Un altro irredentista, Jörg Klotz, padre della Pasionaria del Sudtirolo Eva Klotz, riuscì a scappare ferito verso la vicina Austria. Per celebrare il 60esimo anniversario della sua morte, Heimatbund, la Lea Patriotica e Schützen hanno organizzato una cerimonia nel luogo dell’uccisione, il Brunner Mahdern. Durante l’evento ha preso la parola anche la nipote di Klotz, Gudrun Kofler, oggi esponente della Fpö nell’assemblea del Land Tirolo.
La reazione di Fratelli d’Italia sulla commemorazione di Amplatz
Una celebrazione non gradita a Fratelli d’Italia. Il deputato meloniano Alessandro Urzì, ha infatti commentato così: “Una grave impressione desta la celebrazione in val Passiria, in Alto Adige, nelle scorse ore della figura controversa di uno dei componenti più in vista delle organizzazioni terroristiche che negli anni Sessanta diffusero distruzione e morte in provincia di Bolzano, Luis Amplatz. Ciò proprio nelle stesse ore in cui si commemora la strage di Malga Sasso, avvenuta il 9 settembre 1966″. “La dinamite del Befreiungsausschuss Südtirol, criminale organizzazione secessionista, colpì a tradimento una piccola caserma della Guardia di Finanza vicino al Brennero. Tre servitori dello Stato furono dilaniati dall’esplosione di ben 25 kg di esplosivo: il vice brigadiere Herbert Volgger, il finanziere Martino Cossu ed il tenente Franco Petrucci. Proprio nelle stesse ore del mesto ricordo prendiamo atto che in Val Passiria si celebra al contrario da parte di un deputato regionale austriaco dell’Fpoe, Gudrun Kofler, in Italia, la figura di un componente degli squadroni della morte secessionisti”, aggiunge Urzì.
Per questo, “esprimo ai congiunti delle vittime ed a chi subì l’ondata terroristica negli anni difficili del secolo scorso la mia commossa partecipazione ad un dolore immutabile nel tempo e che il tentativo di chi vorrebbe oggi archiviare e derubricare. Non lo permetteremo mai perché le vittime non potranno mai essere messe sullo stesso piano dei carnefici”. “Non saranno i cattivi maestri a oscurare il ricordo delle vittime del terrorismo che hanno donato la loro vita per l’attuale stabilità dell’autonomia”, conclude la nota del deputato di FdI.
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