E’ fissata per il 12 marzo la prima udienza del processo che vede imputato Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia ed esponente di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. Delmastro dovrà rispondere di rivelazione di segreto d’ufficio relativo alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame per quasi sei mesi (20 ottobre 2022-19 aprile 2023). La procura di Roma aveva chiesto il proscioglimento ma il Gup ma Maddalena Cipriani ha deciso diversamente, respingendo anche le istanze di costituzione di parte civile avanzata dai quattro deputati del Pd.

All’udienza preliminare si è arrivati dopo che scorso luglio il gip Emanuela Attura aveva disposto l’imputazione coatta non accogliendo la richiesta dei pm che avevano invece sollecitato l’archiviazione ritenendo l’esistenza oggettiva della violazione ma che non ci fossero prove sull’elemento soggettivo ovvero che Delmastro fosse consapevole dell’esistenza del segreto

Nello specifico l’esponente dell’Esecutivo è accusato di aver rivelato a Giovanni Donzelli, altro esponente di Fdi, il contenuto di alcuni verbali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria relativi alle visita nel carcere sardo di Sassari di una delegazione del Partito democratico per verificare le condizioni di salute di Cospito. Contenuto che lo stesso Donzelli rivelò poi in Aula a Montecitorio per attaccare i deputati del Partito Democratico che nelle settimane precedenti erano andati a far visita l’anarchico e monitorare le sue condizioni di salute per lo sciopero della fame, il dialogo tra lo stesso Cospito e il camorrista Francesco Di Maio e lo ‘ndranghetista Francesco Presta.

Delmastro rinviato a giudizio per rivelazione di segreto d’ufficio

Quelle parole facevano parte di una relazione del Dap, rivelata da Delmastro al collega, con cui condivide un appartamento a Roma, ritenendoli atti non segreti. “Confidavamo in una decisione diversa perché c’erano tutti i presupposti per una sentenza di non luogo a procedere”. Così l’avvocato Giuseppe Valentino, difensore del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, commenta la decisione del gup sul rinvio a giudizio.

Tesi confermata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha prima parlato di documenti “sensibili” e poi è intervenuto più volte in Parlamento, l’ultima nella giornata di mercoledì, per difendere Delmastro e Donzelli. Il Guardasigilli 24 ore fa ha definito quel dossier né classificato né secretato ma “a divulgazione limitata.

Delmastro rinviato a giudizio, pm aveva chiesto archiviazione

I pm, nel motivare la richiesta di archiviazione, a maggio scorso, scrivevano: “L’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo e’ fondata sull’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale”. Sarà ora il giudice a decidere se rinviare a giudizio Delmastro o se disporre il non luogo a procedere per il sottosegretario, come chiesto dai magistrati romani.- “Non ho letto ancora le agenzie. Non conosco i temi, so che il pm aveva chiesto l’archiviazione, per due volte”. Così il ministro per l’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha risposto a chi gli domandava se il rinvio a giudizio può spingere il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro a delle riflessioni.

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