I genitori della bimba scomparsa nel 1996: "Non smettiamo di sperare"
Angela Celentano, l’esito del test del dna sulla ragazza sudamericana: “Non è lei”
Sfumata anche questa pista: la ragazza sudamericana sulla quale era stato eseguito un prelievo del dna non è Angela Celentano, la bimba sparita nel nulla nel 1996 sul Monte Faito, nel comune di Vico Equense in provincia di Napoli e mai più ritrovata. Questo l’esito del test riportato e battuto dalle agenzie in queste ore. L’avvocato Luigi Ferrandino, legale della famiglia di Angela Celentano, assieme al team di consulenti composto dall’avvocato Enrica Visconti, il generale Luciano Garofano e il social team della “Manisco World” presieduto da Virginia Adamo, hanno fatto sapere che “da poche ore hanno appreso che dalla comparazione tra il dna dei signori Celentano e quello della giovane donna attenzionata purtroppo non vi è corrispondenza genetica“.
A questo giornale i genitori avevano raccontato di essere rimasti con i piedi per terra, anche in virtù delle grandi delusioni già vissute in passato. Oggi ringraziano chiunque si sia impegnato anche questa volta per battere questa pista e ribadiscono che la loro ricerca non si ferma. “Continueremo nelle nostre ricerche e qualunque altra segnalazione meritevole di approfondimento verrà percorsa”, ha dichiarato Catello Celentano, papà di Angela. “Ringraziamo quanti hanno contribuito alle segnalazioni e non smettiamo di sperare di poter riabbracciare la nostra amata figlia. Per il momento riteniamo di rimanere in silenzio e chiediamo rispetto”, hanno aggiunto Catello e Maria Celentano, madre di Angela, assieme alle figlie Rossana e Naomi.
Era il 10 agosto del 1996 quando Angela Celentano sparì nel nulla: era con la sua famiglia sul Monte Faito, una gita che ogni anno si svolgeva con la Comunità Evangelica di Vico Equense. Circa 40 persone in tutto tra cui tanti bambini. Erano le 13:00 quando il padre chiamò la figlia per mangiare e si accorse che Angela non c’era più. Le ricerche scattarono subito, anche volontari oltre ai carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia, l’Esercito, unità cinofile ed elicotteri, sotto la direzione della Prefettura di Napoli. Nessuna traccia neanche dalle perquisizioni delle abitazioni circostanti. Qualche giorno dopo, il 19 agosto, arrivò una telefonata ai genitori in cui si sentiva soltanto il pianto disperato di una bambina.
La più grande delusione, nel 2017, quando venne segnalato l’avvistamento della bambina in Messico. E non era la prima volta che le piste portavano nel Paese Centroamericano. Celeste Ruiz il nome della giovane donna che aveva fatto sperare. “È iniziato nel 2010 e tutto si è concluso nel 2017 con la persona che si è riconosciuta nella foto che ci ha detto di non essere Celeste Ruiz e che non era nostra figlia Angela. Ci disse che qualcuno aveva rubato la sua foto per fare tutto quello che ha fatto. Ci siamo anche incontrati con questa donna ma poi non l’abbiamo più sentita”. La nuova pista era spuntata a giugno scorso tramite la segnalazione dell’associazione “Busco mi familia biologica”, che collabora con altre 80 associazioni in tutto il mondo.
Da poco tempo la famiglia aveva diffuso la foto in age progression della bimba scomparsa e dai social è arrivata la segnalazione. Non l’unica: tante da parte di ragazze che sanno di essere state adottate. Coincidenze anagrafiche, somiglianza, una macchiolina sul dorso come quella di Angela hanno fatto propendere gli approfondimenti verso questa ragazza. Le speranze erano rafforzate dal particolare, come aveva rivelato il legale Ferrandino, che il padre della ragazza aveva in passato frequentato la Campania e anche l’area di Vico Equense. La famiglia aveva quindi chiesto la prova del dna. “Restiamo con i piedi per terra – avevano detto a Il Riformista i genitori – Dopo la fase di Celeste Ruiz che è durata alcuni anni, quando davvero abbiamo creduto di aver ritrovato Angela, per poi scoprire che era tutto un bluff, per noi è stata una mazzata“.
Al Riformista avevano aggiunto che “si possono pensare a mille cose poi magari … Se ci sarà un abbraccio vorrà dire tanto. Se ci sarà un pianto … io solo a immaginarlo inizio a piangere. Abbiamo immaginato più volte questo momento, sarà sicuramente un momento molto forte”. Oggi la famiglia, dopo l’ennesima delusione, ha fatto sapere che continuerà nelle ricerche: a sperare di poter riabbracciare la loro bimba scomparsa nel nulla in una giornata di agosto di quasi 27 anni fa. Quando è scomparsa Celentano aveva tre anni.
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