Venivano pagati appena 400 franchi al mese (440 euro) che in Svizzera sono davvero una miseria. Doveva rispondere anche dell’accusa di traffico di essere umani la famiglia indiana Hinduja, considerata la più ricca della Gran Bretagna con una fortuna stimata in 37 miliardi di sterline, condannata per aver sfruttato per anni il personale indiamo in servizio nella loro villa di Ginevra. Una vicenda surreale che si incrocia con quella drammatica di Satnam Singh, un altro lavoratore indiano schiavizzato nei campi agricoli di Latina e deceduto dopo essere stato abbandonato fuori casa con un braccio tagliato.

Domestici pagati 400 euro al mese

Domestici che, se tutto andava bene, arrivavano a percepire uno stipendi massimo di 400 franchi svizzeri al mese (circa 440 euro) che nel paese elvetico non sono praticamente nulla. “Stanno approfittando della miseria del mondo”, ha detto il procuratore di Ginevra Yves Bertossa. Eppure il gruppo indiano Hinduja, con interessi nel petrolio e nel gas, nel settore bancario e nel settore sanitario, è presente in 38 Paesi e impiega circa 200mila persone.

Condannati al carcere da un tribunale svizzero quattro membri della famiglia Hinduja. Gli imputati non erano presenti in tribunale. Sono stati assolti dall’accusa di traffico di esseri umani ma condannati per altre accuse. Prakash Hinduja e sua moglie, Kamal, sono stati condannati ciascuno a quattro anni e sei mesi di prigione, mentre il loro figlio Ajay e sua moglie, Namrata, hanno ricevuto condanne a quattro anni.

“Servi dall’India privati del passaporto al loro arrivo”

L’inchiesta parte da quella che era diventata una prassi per la famiglia: quella di portare servi dalla nativa India che, una volta arrivati in Svizzera, venivano – secondo l’accusa – privati del passaporto in modo tale da non poter ritornare in patria. Personale che, così come emerso nel corso delle indagini, veniva pagato una miseria e viveva quasi da recluso in casa, con poca libertà di uscire all’esterno e con turni di lavoro anche di 15-18 ore.

Dal canto loro, i membri della famiglia Hinduja hanno negato tutti gli addebiti, trovando anche accordo extragiudiziale confidenziale con i tre dipendenti che avevano mosso le accuse contro di loro. Ma una volta avviata l’inchiesta, l’accusa ha deciso di proseguire il caso a causa della gravità delle accuse. Nel suo discorso conclusivo, il pubblico ministero ha accusato la famiglia di aver abusato della “situazione asimmetrica” tra datore di lavoro e dipendente vulnerabile per risparmiare denaro.

 

 

 

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