Steve Bannon, ex consigliere e stratega del presidente degli Stati Uniti Donald Trump fondamentale per la sua elezioni alla Casa Bianca, è stato arrestato dalle autorità federali americani con l’accusa di frode. A renderlo noto è stato il procuratore di New York Audrey Strauss in un comunicato.

Bannon, noto anche in Italia come ‘ideologo’ del sovranismo, ospite anche della convention di Fratelli d’Italia ‘Atreju’ negli anni scorsi, è accusato assieme ad altre tre persone di aver tratto profitto personale dalle donazioni (oltre 25 milioni di dollari in totale) raccolte nel quadro di una campagna nominata ” We build the wall”, una raccolta fondi per l’ampliamento dei muro anti-migranti al confine con il Messico.

La procura newyorchese ha spiegato che Bannon e altri tre sospetti “hanno frodato i donatori per centinaia di migliaia di dollari, sfruttando il loro interesse a costruire un muro alla frontiera sotto il falso pretesto che tutti i fondi sarebbero stati spesi per la realizzazione”. In particolare Bannon avrebbe ricevuto dall’organizzazione più di un milione di dollari, parte dei quali usati per sostenere le sue spese personali.

“Il caso – ha aggiunto l’ispettore incaricato Philip Bartlett – dovrebbe servire come avvertimento per tutti gli altri truffatori: nessuno è al di sopra della legge, nemmeno un veterano di guerra disabile o uno stratega politico miliardario”. Il provvedimento, che ha colpito anche altri tre colleghi di Bannon, è stato notificato dai magistrati del Southern District di New York

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