“‘La memoria di quegli atti barbarici è viva nella coscienza degli italiani’, ha dichiarato Mario Draghi dopo la decisione di Manuel Macron di consegnare all’Italia una manciata di ex terroristi. C’è una memoria benedetta e una memoria maledetta, una memoria che ristora e guarisce e una memoria che affligge e punisce. La memoria benedetta è quella che non dimentica il danno arrecato, il dolore inflitto: come una pianta che vogliamo sia sempre verde, va coltivata, dissetata, curata con amore. La memoria maledetta è quella che danna fino alla morte l’autore del danno: è una colonna infame che si impianta sul luogo del delitto a futura, indelebile memoria dell’uomo del fatto”. Così in un post su Facebook ha dichiarato Sergio d’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino sulla notizia degli arresti in Francia di ex terroristi.

“‘Una decisione di portata storica’, ha detto Marta Cartabia – continua D’Elia nel post –  ‘La giustizia faccia il suo corso’, le ha fatto eco Enrico Letta. La decisione è anacronistica. Il corso della giustizia ha superato ogni limite di ragionevole durata, non segue la freccia del tempo a dimensione umana, è volto a un infinito passato remoto. Dieci persone sono tradotte in Italia a scontare una pena inutile, inumana, fuori dal tempo. È una pena che si sconta all’incontrario rispetto al corso del tempo”.

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