Da caso scientifico a battaglia politica. Sull’uso del vaccino di AstraZeneca ai giovani, tema tornato di drammatica attualità dopo il decesso avvenuto ieri della 18enne ligure Camilla Canepa, colpita da trombosi dopo la somministrazione del siero anglo-svedese, è scontro istituzionale.

Nella giornata odierna è attesa una comunicazione da parte del ministro della Salute Roberto Speranza dopo un confronto col Cts, il Comitato tecnico scientifico coordinato da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. La posizione, almeno secondo le indiscrezioni, sarà quella di vietare l’uso del vaccino  Vaxzevria per la popolazione sotto i 60 anni d’età.

Ma sul fronte politico è scontro tra Regioni e Governo. Le prime infatti, richiamate nelle ultime ore per gli Open Day in cui si è usato il vaccino anglo-svedese per tutte le fasce d’età, nonostante la raccomandazione dell’Aifa di un suo utilizzo per gli over 60, non ci stanno a passare per colpevoli.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, per motivare il perché della somministrazione volontaria del vaccino AstraZeneca alla 18enne ligure morta per trombosi dopo la prima dose del vaccino durante la prima ‘open day’ organizzata dalla Regione, ha pubblicato una lettera inviata il 12 maggio dal Cts alle Regioni.

Nel testo si legge che “il Cts non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni”.

Scrive quindi Toti sui social, rispondendo alle accuse rivolte alle Regioni: “Per tutti coloro che scrivono, raccontano, commentano su radio, tv, giornali, dibattiti politici e che continuano a dire che le Regioni sugli open day di AstraZeneca sono andate per conto loro e in ordine sparso, ecco la lettera inviata il 12 maggio dalla struttura commissariale che dipende da Palazzo Chigi e che riporta in maniera chiara il parere del Comitato Tecnico Scientifico sull’uso del vaccino“, commenta il governatore ligure.

La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria, ricorda Toti, “non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare le vaccinazioni, e quindi evitare più morti“. Il presidente della Liguria invita dunque a “non fare sciacallaggio” sulla morte dopo il vaccino AstraZeneca della 18enne ligure Camilla Canepa. “È il momento della responsabilità e della chiarezza: a medici e scienziati spetta stabilire l’eventuale nesso tra vaccino, altri farmaci assunti e tutte le circostanze”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia