Una notizia che ha scatenato subito l’opinione pubblica, per la prima volta il colosso farmaceutico AstraZeneca ha ammesso che il suo vaccino contro il Covid può causare un effetto collaterale noto come sindrome da trombosi con trombocitopenia. Nei mesi scorsi una ricerca dell’Arizona State University e della Cardiff University aveva evidenziato la possibile causa delle rare trombosi “Colpa di una proteina del sangue e di un componente del vaccino”.  Un’ammissione da parte di AstraZeneca arrivata nell’ambito di una class action portata avanti da vittime e famigliari in Gran Bretagna.

A giugno 2021 era arrivato il parere dell’Ema che aveva precisato il numero dei casi di potenziali trombosi “405 casi di potenziali trombosi con le dosi AstraZeneca su 45 milioni di persone vaccinate” a cui è stato somministrato il vaccino. Dunque si tratta di eventi classificati come “molto rari”In Italia, a maggio, l’Aifa aveva censito 32 casi di trombosi, il 65% aveva riguardato donne. Sempre uno studio del’Ema, pubblicato a fine aprile, aveva rilevato una incidenza di 1,9 casi di trombosi ogni 100.000 vaccinati under 30. Per quanto riguarda invece il vaccino Johnson&Johnson l’incidenza è di 10 affetti da trombosi su 6 milioni di vaccinati.

Il caso italiano di Camilla Canepa: i medici sapevano del vaccino Astrazeneca

Il personale sanitario dell’ospedale di Lavagna sapeva che Camilla Canepa, la 18enne morta il 10 giugno 2021 per una trombosi dopo la vaccinazione per il Covid-19, sapeva che aveva fatto una dose di Astrazeneca.

Le ultime ore della 18enne, dimessa e poi morta per trombosi

Camilla Canepa era stata vaccinata il 25 maggio, il 3 giugno successivo si era recata all’ospedale di Lavagna, in provincia di Genova, per una fortissima cefalea e fotosensibilità. La studentessa era stata di messa il giorno successivo a seguito di una tac senza contrasto, nonostante le piastrine fossero in forte discesa. Il 5 giugno, due giorni dopo il breve ricovero, era ritornata nel nosocomio ligure in condizioni ormai disperate per una trombosi. Da Lavagna era stata trasferita al policlinico San Martino di Genova era stata operata alla testa, morendo il 10 giugno.

51 cause depositate contro AstraZeneca in Gran Bretagna

Sono cinquantuno le cause depositate presso l’Alta Corte britannica, le vittime e le loro famiglie chiedono un risarcimento superiore a 100 milioni di sterline.

La possibilità di incorrere in risarcimenti milionari

L’ammissione di AstraZeneca, secondo cui non è comunque possibile determinare il meccanismo causale che porterebbe alla Tts, segue un intenso dibattito legale e potrebbe portare a risarcimenti milionari. Il governo britannico si era impegnato a sottoscrivere le spese legali di AstraZeneca.

Il primo caso: Jamie Scott e la lesione cerebrale permanente

Il primo caso è stato presentato l’anno scorso da Jamie Scott, padre di due figli, che, dopo aver ricevuto il vaccino nell’aprile 2021, ha subito una lesione cerebrale permanente dopo aver sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia al cervello che gli hanno impedito di lavorare.

La causa ipotizzata a dicembre 2021 “Colpa di una proteina del sangue e di un componente del vaccino”

Una ricerca pubblicata sulla rivista Science Advances condotta da un team di scienziati inglesi e americani dell’Arizona State University e della Cardiff University aveva mostrato come una proteina del sangue sia attratta da un componente fondamentale del siero ideato a Oxford, dando così origine a una reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario e può creare pericolosi coaguli.

Redazione

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