Si è agganciata perfettamente al boccaporto dell’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, la navicella Crew Dragon che ha portato di nuovo nello spazio l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, alla sua seconda missione sulla Iss, con il comandante Kjell N. Lindgren, il pilota Robert Hines e la specialista di missione Crew-4 Jessica Watkins. Il lancio era stato rinviato un paio di volte negli ultimi giorni. La Stazione Internazionale è il più grande e costoso laboratorio mai costruito in orbita. La missione è stata battezzata Minerva.

L’aggancio intorno all’1:40 italiane. L’inseguimento orbitale è durato circa 17 ore. “Freedom” – com’è stata battezzata la navicella in onore della capsula che nel 1961 portò in quota spaziale il primo americano, Alan Shepard – era decollata alle 9:52 di mercoledì con il vettore Falcon 9 di Space X dalla piattaforma di lancio Kennedy Space Center, in Florida, dando il via alla missione. Battezzata Minerva come la divinità romana della saggezza e protettrice degli artigiani, in onore delle persone che nel corso degli ultimi decenni hanno reso possibili le esplorazioni spaziali con esseri umani.

All’aggancio è esploso in un applauso il centro texano di Houston con il personale Nasa, Esa e Space X. Quest’ultima gestisce il trasporto degli equipaggi dagli USA all’ISS a partire dal 2020. A accogliere i membri della Crew-4, i sette membri dell’equipaggio della Stazione Spaziale, con Raya Chali, Thomas Mashbirn e Kayla Barrow, tutti della Nasa, Oleg Artemyev, Denis Matveyev e Sergei Korsakov, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, e il tedesco Mathias Maurer, dell’Esa.

A bordo del laboratorio orbitante gli astronauti trascorreranno quasi sei mesi per la “Expedition 68”: condurranno nuove ricerche scientifiche in settori quali la scienza dei materiali, le tecnologie sanitarie e la scienza delle piante, per preparare l’esplorazione umana oltre l’orbita terrestre. Gli equipaggi studieranno anche come l’organismo reagisce all’ambiente spaziale e alla permanenza in orbita. Il rientro è previsto per metà settembre.

Cristoforetti assumerà il ruolo di leader del Segmento orbitale americano, che comprende i moduli e componenti statunitensi, europei e canadesi della Stazione Spaziale. C’è infine la possibilità che l’astronauta italiana dell’Esa possa affrontare una delle passeggiate spaziali previste per completare l’installazione del braccio robotico europeo della Stazione Spaziale, ma i dettagli di questa serie di attività extraveicolari non sono ancora stati definiti.

L’astronauta italiana, nata a Milano nel 1977, è stata la prima donna italiana negli equipaggi ESA e ha compiuto oggi il secondo volo verso l’ISS. Ed è al momento l’unica astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea. La precedente esperienza risale al 2014, quando a bordo della navicella russa Soyuz aveva raggiunto la stazione orbitante, soggiornandovi per 199 giorni, 16 ore e 42 minuti. Quella missione, dell’Agenzia spaziale italiana (ASI) e di quella europea (ESA), venne battezzata “Futura”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.