Serie A
Atalanta-Bologna, gli occhi sulla Champions con la Roma alla finestra
Quindici anni fa a Genova sfiorarono una clamorosa qualificazione alla Champions League. Uno guidava il Genoa dalla panchina, l’altro in campo garantiva fosforo e quantità. Adesso Gian Piero Gasperini e Thiago Motta, nel frattempo diventato allenatore di grido, provano a centrare l’impresa alla guida di Atalanta e Bologna. Bergamaschi, a quota quarantasei punti, e felsinei con due lunghezze di vantaggio, daranno vita al match di cartello di questa ventisettesima di campionato. Non male, se si pensa che tra le proposte di giornata figuravano anche Lazio-Milan, Torino-Fiorentina e Napoli-Juventus; ma, c’è da scommetterci, gli occhi di tutti gli appassionati del bel calcio saranno puntati sul match in programma domenica alle 18 al Gewiss Stadium. All’andata si impose il Bologna al termine di una gara soffertissima che vide l’Atalanta sfiorare il gol in più di un’occasione e meritare sicuramente qualcosa di più, anche per questo Gasperini vuole portare a casa i tre punti che implicherebbero il sorpasso e la conquista momentanea dell’ultima piazza sicuramente utile per accedere alla competizione europea più prestigiosa.
L’impresa è riuscita già per tre volte, peraltro consecutive, dal 2019 al 2021 e tutti hanno ancora negli occhi il clamoroso quarto di finale quando i ragazzi di Gasperini si arresero ai fenomeni del Psg solo in pieno recupero dopo essere stati in vantaggio fino al novantesimo. Da allora sono cambiate molte cose, tanti giocatori se ne sono andati, ma è rimasta la certezza di una guida tecnica, quella del Gasp per l’appunto, capace ogni anno di dare un’identità precisa alla sua formazione e di far esplodere o riesplodere, come accaduto quest’anno nel caso di Charles De Ketelaere, talenti fenomenali.
E così ormai da un paio di lustri il presidente Percassi riesce a vendere a peso d’oro i propri gioielli – vedi alla voce Hojlund – per investire in nuove promesse da trasformare in crack del mercato, allestendo formazioni ultra-competitive.Se l’Atalanta ormai è una delle habitué dei quartieri alti, il Bologna rappresenta la vera debuttante al grande ballo e si può dire senza dubbio di smentita che l’artefice di questo exploit sia Giovanni Sartori, il direttore sportivo che creò proprio il modello Atalanta dopo aver contribuito notevolmente a quello che con poca fantasia venne definito il “Miracolo Chievo”. Da un anno e mezzo il dirigente di Lodi lavora per il Bologna con effetti evidenti: sotto le due torri non si parla più di salvezza ma di Coppa dei campioni, il rendimento casalingo è da record, addirittura migliore di quello ottenuto ai tempi dello scudetto, le sconfitte sono state solo quattro in tutto il campionato e il gioco della squadra sta entusiasmando critica e pubblico.
I capolavori del Bologna
Tra i capolavori delle ultime campagne acquisti ci sono sicuramente l’ “affare” Zirkzee, l’attaccante olandese arrivato dal Bayern Monaco per dieci milioni che ora vale almeno sei volte di più, e l’ingaggio dello scozzese Lewis Ferguson adesso nei radar anche delle big della Premier League. Sono comunque lo spirito della squadra e il gioco prodotto a rappresentare il valore aggiunto di questo Bologna. Giusto dunque applaudire il lavoro di Motta arrivato in corsa la passata stagione e capace di rivoluzionare una situazione difficile nel giro di pochi giorni. Dopo una stagione divertente e tranquilla quest’anno il tecnico italo-brasiliano ha realizzato il suo capolavoro; i bolognesi stanno impazzendo di gioia, la squadra viene da cinque vittorie di fila e non sembra avere intenzione di fermarsi.
L’Atalanta vuole rialzarsi
L’Atalanta invece ha frenato nelle ultime due uscite, ha strappato un punto al Milan ed è stata travolta invece dall’Inter nel recupero di mercoledì. A Bergamo però considerano quella di domani la vera partita, quella in grado di dare la svolta alla stagione. Almeno in campionato, perché i nerazzurri sono ancora impegnati in Europa League e in semifinale di Coppa Italia. Gasperini tiene tutti sulla corda: vietato mollare. Bergamo vuole continuare a sognare in grande.
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